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Elezioni comunali in Sicilia, affluenza in calo: alle 19 ha votato il 45%. In provincia di Messina superato il 55%

In Sicilia nei 34 comuni chiamati al voto per rinnovare sindaci e consigli alle 19 l’affluenza è in calo: ha votato il 45% (196.455) dei 436.567 elettori. A Caltanissetta, unico capoluogo chiamato al voto, è andato alle urne il 43,55% degli elettori, il 4,03% in meno rispetto alle precedenti comunali. I dati sono contenuti nel report affluenza del sito della Regione siciliana. Il grafico della Regione non riporta il riepilogo della differenza con l’affluenza alle scorse comunali ma si evince che vi è un calo.

In controtendenza è Gela dove ha votato il 43,33% degli elettori, il 6,38% in più rispetto alle scorse comunali. Oltre a Caltanissetta si vota con il maggioritario a doppio turno a Gela, Aci Castello, Bagheria e Monreale, Castelvetrano e Mazara del Vallo. Nei 27 centri con popolazione inferiore a 15 mila abitanti viene eletto chi conquista più voti al primo turno. I seggi saranno aperti fino alle 23 poi comincerà lo spoglio delle schede. L’eventuale ballottaggio (necessario se nessuno dei candidati ottiene almeno il 40% di consensi) si svolgerà il 12 maggio.

Superiore alla media regionale l'affluenza alle urne nei dieci comuni dove si vota in provincia di Messina dove su 28.827 aventi diritto alle 19 avevano votato in 15.969 pari al 55,40%.

In particolare a Brolo ha votato il 64,55% (+0,95% rispetto alle precedenti elezioni amministrative rilevate sempre alle 19), a Condrò il 59,81%(+2,69%), a Forza d'Agrò il 44,92% (-3,58%), a Leni il 46,27% (-0,87%), a Longi 59,93% (-1,20%), a Mandanici 53,34% (+1,90%), a Oliveri 49,22% (-2,38%), a Rometta 52,42% (-1,17%) a Spadafora 56,07% (+4,43%) e a Tortorici 54,46% (-1,60%).

Nell’isola occhi puntati sui candidati sindaci appoggiati o espressione del M5s e della Lega. Riflettori puntati su Gela e Bagheria, comuni che erano stati amministrati dal M5s. A Monreale, grosso centro attaccato a Palermo, la Lega ha un proprio candidato sindaco che corre solo col simbolo salviniano così come a Caltanissetta dopo il mancato accorso con i tradizionali alleati del centrodestra. Sempre nel comune palermitano tra i 7 candidati c'è anche l’uscente Pietro Capizzi, appoggiato da una parte del Pd e da pezzi del centrodestra.

Il Pd, come nelle scorse comunali a Palermo, ha optato per entrare in liste civiche senza il proprio simbolo ma in tutti i sette comuni dove si vota col doppio turno appoggia un candidato. Solo a Castelvetrano, dove peraltro si è recato il
leader Nicola Zingaretti, Pasquale Calamia corre col simbolo del partito. A Bagheria, grosso centro vicino a Palermo, il candidato uscente del M5S, Patrizio Cinque (con pendenze giudiziarie), non si ricandida e lascia a Romina Aiello, assessore della sua giunta, il compito di sfidare Gino Di Stefano, sostenuto dal centrodestra quasi al completo: FdI, infatti, sostiene un altro candidato.

Gela, che nella scorsa tornata ha eletto un sindaco pentastellato, espulso dal movimento poco dopo l’elezione, il candidato cinquestelle è Simone Morgana, che avrà come avversari Giuseppe Spata, sostenuto da un centrodestra che conta anche sui dissidenti di FI, partito che è alleato con il Pd a sostegno di Lucio Greco.

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