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Amministrative in Sicilia, trionfo del M5S a Caltanissetta e Castelvetrano

Roberto Gambino, eletto sindaco di Caltanissetta

Roberto Gambino, 57 anni, architetto, palermitano d’origine ma nisseno d’adozione, è l’82° sindaco di Caltanissetta. L’esponente del Movimento 5 Stelle si è imposto nel ballottaggio che lo vedeva opposto al candidato del centrodestra (esclusa la Lega), l’ingegnere Michele Giarratana, con circa il 60% di preferenze. Gambino lavora nel settore Urbanistica del Comune di Caltanissetta, pertanto dovrà collocarsi in aspettativa.

Il neo sindaco ha scelto per la sua giunta tre donne e due uomini: Cettina Andaloro (61 anni, ostetrica, dipendente dell'Asp), Luciana Camizzi (41 anni, presidente dell'Unione giovani dottori commercialisti di Caltanissetta), Marcello Frangiamone (56 anni, libero professionista, insegnante, con vasta esperienza nella tutela del territorio), Grazia Giammusso (42 anni, con competenze specifiche nel campo delle risorse umane e marketing), Giuseppe La Mensa (55 anni, esperto in processi di digitalizzazione).

«I nisseni mi affidano una grande responsabilità e io impegnerò tutte le mie energie per non deludere nessuno e per migliorare Caltanissetta. Ringrazio tutti quelli che mi hanno sostenuto e accompagnato per raggiungere questo risultato strepitoso. Ringrazio soprattutto chi ha scelto me, il MoVimento 5 Stelle e una storia migliore da scrivere per la nostra città. E’ stato un voto libero, ha vinto il voto libero». Sono state queste le prime parole del neo sindaco.

I Cinquestelle espugnano anche Castelvetrano, la roccaforte del boss Messina Denaro. Il candidato dei “grillini” Enzo Alfano ha sconfitto Calogero Martire, sostenuto da una lista civica. A Monreale Alberto Arcidiacono (24,12% al primo turno), sostenuto da pezzi di centrodestra e dal movimento “Diventeràbellissima” del governatore Musumeci, ha sconfitto Piero Capizzi (24%) che aveva anche il sostegno del Pd, oltre che di pezzi di centrodestra.

«Non era facile candidarsi in questo momento, in questa città. Per cui ringrazio tutti i candidati che con me ci hanno messo la faccia. Questo sarà il governo della svolta, ma chiedo la collaborazione e il contributo di tutti i consiglieri e di tutta la comunità. Tornerò presto nelle strade, nei quartieri, per pensare insieme come cambiare per il bene di Castelvetrano», ha detto il neosindaco Alfano.

A Mazara del Vallo Salvatore Quinci, sostenuto da liste civiche, ha respinto l’assalto di Giorgio Randazzo esponente della Lega. E il partito di Salvini resta fuori dalla porta anche a Gela, dove il patto Pd-Forza Italia ha incoronato Lucio Greco che ha battuto Giuseppe Spata, spinto da Lega e centrodestra. Era un mini-test per M5s e Lega in vista delle europee del 26 maggio, ma anche per il suggestivo “patto civico” anti-sovranista tra pezzi di Pd e Forza Italia seppur tra polemiche interne, quello che si è celebrato in Sicilia.

Oltre 226 mila gli elettori coinvolti. L’affluenza è stata del 43,60%, con un calo del 15,37% rispetto al primo turno. Alle urne si sono recati 98.783 elettori sui 226.546 aventi diritto. A Castelvetrano hanno votato 13.232 elettori, pari al 47,01 per cento (al primo turno 55,61 per cento). A Mazara del vallo affluenza al 48,78 (21.251 votanti, con un calo del 16,25 per cento rispetto al primo turno). A Caltanissetta hanno votato 24001 elettori pari alla percentuale del 42,64 per cento. Affluenza finale a Gela è del 40,48 per cento, a Monreale si è fermata al 41,72 per cento (al primo turno 59,17 per cento).

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