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Baraccati, Accorinti e la giunta di Messina: De Luca a tutto campo su Rtp

Il nuovo vento di “Scirocco” ha surriscaldato ieri sera gli studi di Rtp nella prima puntata dell’omonimo talk condotto da Emilio Pintaldi che, per dare il via a quella che sarà una stagione “caldissima”, ha scelto di puntare i riflettori sul primo anno di amministrazione del sindaco di Messina, Cateno De Luca, ospite della trasmissione.

Ad incalzare il primo cittadino sui temi più “roventi” del momento, dal risanamento ai trasporti, dalle partecipate alle polemiche con la vecchia giunta, oltre al conduttore, in studio il direttore di Rtp e vicecaporedattore della Gazzetta del Sud Lucio D'Amico, il caposervizio Saro Pasciuto, il redattore Sebastiano Caspanello e il direttore di Letteraemme Alessio Caspanello. Presenti anche il meteorologo Samuele Mussillo, alcuni giovani universitari e, alla postazione messaggi, Marcella Ruggeri.

Quasi ecumenico nei toni, con l’immancabile rosario in mano, al punto di citare la famosa frase di Papa Giovanni Paolo II, “se sbaglio mi corrigerete”, il De Luca “2.0” è la versione “buonista” del sindaco “cattivo”.

Potrebbe essere solo il frutto di una strategia politica, in realtà il sindaco lo spiega subito: «Ho visto che si finiva col discutere dei toni e degli atteggiamenti e non dei contenuti delle azioni che c’erano dietro, e questo non possiamo più permettercelo se vogliamo far capire alla città tutto quello che stiamo facendo».

Dice di essersi pentito il sindaco: «Molte volte ho esagerato». E ammette di averlo fatto soprattutto quando ha postato il video del migrante trovato a dormire davanti al Palacultura: «Sì, ora quel video lo posterei ancora ma non facendo vedere mai più il volto. Io credo che il decoro di una città vada difeso ma rispetto le persone. E lì, in quel caso, sono stato redarguito da mio figlio che ora ha 16 anni. Ecco perché dico che a volte è importante fermarsi a riflettere e anche cambiare».

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