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Il consiglio dei ministri impugna la legge sui vitalizi alla Regione siciliana

Il parlamento siciliano

Il Consiglio dei ministri ha deliberato di impugnare la legge della Regione Siciliana dello scorso novembre sugli assegni vitalizi. Lo si legge nel comunicato di Palazzo Chigi al termine del Cdm. Alcune "disposizioni riguardanti i trattamenti previdenziali e i vitalizi del presidente della Regione, dei consiglieri e degli assessori regionali violano - si legge - il principio di uguaglianza e ragionevolezza, sancito dalla Costituzione, nonché i principi di coordinamento della finanza pubblica e di leale collaborazione".

Lo scorso novembre l'Assemblea regionale siciliana aveva varato una sorta di riforma definita "light" dei vitalizi. Un taglio lineare del 9% per 5 anni. Una scelta che ha scatenato le reazioni dei Cinquestelle contro l'asse che ha unito il Pd e il centrodestra.

Nel dettaglio è prevista una riduzione lineare del 9,25%, con un ulteriore 5% che si applicherà per gli assegni da 32 a 67 mila euro e il 10% per quelli oltre i 62 mila euro. I tagli entrano in vigore dall’1 dicembre di quest’anno e saranno applicati per un quinquennio.

Sono 149 i vitalizi erogati dall'Ars con un costo di 18 milioni di euro. Il via libera al ddl era arrivato grazie a un'opera di mediazione che aveva consentito una riscrittura di una articolo del ddl, introducenso gli ulteriori aumenti a scaglioni del taglio rispetto al testo iniziale che conteneva solo la riduzione lineare del 9,25%.

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