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Messina, Cambio di passo approvato con 16 voti favorevoli. De Luca: "Ora dobbiamo correre"

Cateno De Luca in Consiglio comunale

AGGIORNAMENTO DELLE 22.54. Il sindaco chiude i lavori: “Oggi è cresciuta la qualità del sostegno in quest’aula, meglio una maggioranza risicata, ma affidabile che larga e dopata. Oggi ho 16 sì convinti di un programma di delibere, vi ringrazio e sono sicuro che lo fa anche la città soprattutto per i risultati che fino ad oggi abbiamo conseguito. Ora dobbiamo correre, chiudere questa fase di risanamento finanziario e andare avanti senza se e senza ma”.

AGGIORNAMENTO DELLE 22.53. Il “Cambio di passo” viene approvato con 16 favorevoli, 10 contrari, 1 astenuto. Prima del voto ha preso la parola anche il presidente del Consiglio Claudio Cardile che confermando la sua astensione alla delibera, ha spiegato però di aver apprezzato molti dei passi indietro fatti dal sindaco. Ecco il dettaglio dei voti:
Contrari: Argento, Cannistrà, Bramanti, Gennaro, Fusco, Mangano, Alessandro Russo, Antonella Russo, Scavello, Schepis
Astenuto: Cardile,
Favorevoli: Bonfiglio, Caruso, Cipolla, Crifò, De Leo, D’Angelo, Giannetto, Gioveni, Interdonato, La Tona, Parisi, Pergolizzi, Rizzo, Rotolo, Serra, Zante.

AGGIORNAMENTO DELLE 22.43. Con l’ingresso in aula del consigliere di Sicilia Futura Nino Interdonato, arriva anche il sedicesimo voto per De Luca. Manca poco al voto, ma il primo cittadino a questo punto incasserà un consigliere in meno rispetto a quanto chiesto sin dall’inizio al civico consesso: la metà più uno dei 32 consiglieri comunali appoggeranno il “Cambio di passo”.

AGGIORNAMENTO DELLE 22.34. La seduta è stata sospesa perché dopo l’ennesimo duro botta e risposta tra il sindaco Cateno De Luca e il capogruppo del Pd Gaetano Gennaro, si sono registrati momenti di tensione tra l’aula e le persone presenti in tribunetta schierate pro e contro l’amministrazione De Luca. Lo scontro è sfociato nell’allontanamento dalla platea dell’ex consigliere comunale del gruppo accorintiano Ivana Risitano.

AGGIORNAMENTO DELLE 22.18. Come da copione, la presenza in aula dell’esponente di Forza Italia Giovanna Crifò conferma il suo voto favorevole, in contrapposizione a tutto il resto della sua area politica. “Bisogna mettere al primo posto gli interessi della città – ha detto la Crifò - sostenere tutte le delibere che potranno migliorare le condizioni della nostra città. Penso che il mio riferimento di partito e i miei colleghi mi capiranno, lei è il migliore sindaco”.

AGGIORNAMENTO DELLE 21.44. Dichiara il suo voto favorevole al “cambio di passo” anche Alessandro De Leo del gruppo misto “Non ho alcun accordo politico con il sindaco e oggi non voto un atto di fedeltà nei suoi confronti, ritengo che questa città non possa permettersi un nuovo commissariamento”.

AGGIORNAMENTO DELLE 21.41. Si avvicina il voto, ma prima De Luca prende la parola in un intervento fiume per rispondere agli interventi dei consiglieri e, in particolare, si rivolge al gruppo di Sicilia Futura che aveva tacciato il sindaco di non aver rispettato il cosiddetto “patto della Madonnina” che aveva determinato l’appoggio del gruppo Picciolo, interessato a un assessorato regionale, alla candidatura dell’assessore Dafne Musolino alle europee. “Non posso passare per una persona politicamente inaffidabile – ha detto De Luca - si tratta di dinamiche palermitane che non hanno diritto di cittadinanza in questo dibattito. Prendo atto che c’è chi vota contrario per motivi politici, ma io non faccio politica, io amministro. Il cambio di passo è un programma amministrativo, non un programma politico. Non posso accettare l’alibi che qualcuno vuole utilizzare perché vuole scappare dal merito delle proposte. Bisogna stare sotto pressione tutti, non solo il sindaco. Sotto pressione, non sotto ricatto. Noi ci siamo assunti una responsabilità, dovete fare una scelta, se rappresentare una parte politica o se rappresentare la città. Le cento delibere non hanno una natura politica”. Al sindaco replica Antonella Russo: “Cosa c’entra conferire una cittadinanza onoraria con il cambio di passo?”. Dopo mezz’ora di intervento il sindaco va alle conclusioni: “Spero che esca un voto responsabile da quest’aula, sicuramente avremo altre discussioni, ma dobbiamo avere la capacità di riconoscere quello che è effettivamente importante per la città, solo così passeranno alla storia il sindaco, la Giunta e il Consiglio comunale facendo quello che negli ultimi dieci anni non è stato fatto”.

AGGIORNAMENTO DELLE 21.13. Per la Lega interviene Dino Bramanti che parla anche a nome del collega Giovanni Scavello: “Il sindaco con noi è stato sempre disponibile, ma noi voteremo contro, abbiamo sempre votato delibera per delibera, questo scontro è inutile ed è servito solo a convogliare un gruppo di incerti. Da neurologo ora in poi la invito a contenere il suo carattere”.

AGGIORNAMENTO DELLE 21.08. Tocca ai consiglieri di Libera Me dichiarare un voto che non sarà unanime. Alessandro Russo, infatti, annuncia il suo “no” alla delibera, ma sarà l’unico. “Se lei si dimette nonostante l’approvazione della delibera – ha dichiarato - sappia che farà tornare una città al voto pur avendo dalla sua parte la maggioranza dell’aula. Lei vuole una maggioranza politica, il mio no non è preconcetto e lo rivendico con orgoglio, c’è un punto che deve essere chiaro all’aula che noi rappresentiamo anche chi non è dalla parte di questa amministrazione. I suoi 17 voti sono simbolo di tracotanza perché non possiamo dirle ciecamente sì a tutti, noi voteremo atto per atto”. In maniera favorevole si esprimeranno invece Massimo Rizzo, Nello Pergolizzi e Biagio Bonfiglio che a nome del gruppo afferma: “Ci sta solo chiedendo di avere tempi certi per la votazione delle delibere, la sua richiesta oggi non ha più un significato politico per questo noi voteremo a favore, ma sindaco chiedo che lei si scusi per i toni utilizzati nell’ultimo mese, mi auguro che la futura dialettica possa viaggiare sui binari del rispetto reciproco”.

AGGIORNAMENTO DELLE 20.56. Il Movimento 5 Stelle, uno tra i gruppi “spaccati” dal “cambio di passo”, interviene a muso duro contro De Luca con Cristina Cannistrà che, ironicamente, ha detto: “La ringrazio signor sindaco perché ha consentito ai 'vorrei ma non posso di dichiararsi', ha scoperchiato un calderone, aveva già una maggioranza d’aula nel salva Messina, poi ha iniziato ad insultare il Consiglio, lei non noi, noi come movimento 5 Stelle abbiamo votato solo quello che ritenevamo utile per la città, partecipando al confronto, criticando e modificando delibere, ma questo atto ha una pura natura politica e noi confermiamo il nostro voto contrario”. Attacca il sindaco De Luca e annuncia il suo voto contrario anche l’esponente del Pd Antonella Russo: “Se il suo scopo era quello di spaccare partiti, gruppi e movimenti, le faccio i complimenti perché c’è pienamente riuscito. Lei vuole far passare per responsabili solo i colleghi che voteranno sì, sappia che c’è una parte di Messina che non si sente rappresentata da lei. Ha alleggerito una delibera che anche così com’è non ha una natura tecnica, ma politica. La modifica del regolamento comunale in relazione all’astensione o la costituzione di una nuova fondazione per sostituire TaorminArte, sono atti politici non atti dovuti, i consiglieri voteranno questi atti perché sotto minaccia delle sue dimissioni, tutto il resto è propaganda elettorale. Per tutti questi motivi il mio voto sarà contrario”.

AGGIORNAMENTO DELLE 20.43. In casa Centrodestra annuncia il suo voto a favore alla delibera Pierluigi Parisi: “Non so quali saranno i numeri, ma non mi preoccupa – ha detto - ho imparato che la flotta del no a prescindere si è ridotta perché molti si sono ricreduti sul suo operato, la città non merita l’ennesimo periodo di commissariamento e non lo meritano neanche i consiglieri che fino ad oggi l’hanno sostenuta. Io voglio lasciare Messina un po’ meglio di come l’ho trovata, non arrocchiamoci su questioni di principio o bracci di ferro inutili”.

AGGIORNAMENTO DELLE 20.34. Si passa al voto del primo emendamento e dei due sub emendamenti per “cassare” la parte politica della delibera e alcune modifiche al regolamento del Consiglio comunale vengono accolti con 15 favorevoli, 9 contrari e 2 astenuti. Numeri che potrebbero ricalcare quelli con cui, alla fine, sarà approvata la delibera sul “Cambio di passo”.

AGGIORNAMENTO DELLE 20.27. Il gruppo Libera Me annuncia il ritiro tutti gli emendamenti presentati dal gruppo, perché in sostanza ricalcano i contenuti dell’emendamento presentato dal sindaco Cateno De Luca. Poi interviene Gaetano Gennaro che parla anche a nome della collega Antonella Russo (ma non dell’altro appartenente al gruppo del Pd Felice Calabrò assente ai lavori) “Il sindaco con questa votazione individuerà i suoi compagni di viaggio del 2020, noi voteremo atto per atto, ma tengo a precisare che non è il sindaco a stabilire qual è l’interesse della città, ma saranno i cittadini nel momento in cui saranno chiamati alle urne. Annuncio il mio voto contrario, per motivi politici e ne vado orgoglioso”.

AGGIORNAMENTO DELLE 20.16. Si passa alla discussione e alla votazione degli emendamenti, alcuni dei quali presentati dai consiglieri di Sicilia Futura che subordina il “sì” alla delibera del “Cambio di passo” all’approvazione degli emendamenti proposti. Per loro parla il capogruppo Piero La Tona: “Lei ha detto di non voler fare accordi politici con noi – ha detto rivolgendosi al sindaco - ma con Sicilia Futura un accordo politico c’è stato durante le Europee: lei signor sindaco offende la nostra intelligenza, siamo secondi nella votazione delle sue delibere solo a Libera Me. Questa amministrazione non è capace di fare accordi politici seri, ne sono stata dimostrazione le Europee, il sindaco fa solo accordi strumentali con l’Udc alle regionali e con Sicilia Futura alle europee, per questo non potevamo votare l’atto che ci ha presentato. Chiedo scusa a tutti quelli che hanno votato Musolino De Luca alle europee e che lo hanno fatto solo per fiducia nei confronti degli uomini di Sicilia Futura. Noi siamo persone serie e grazie al nostro emendamento sarà stralciata tutta la parte politica. Per lei è facile chiedere fiducia sbandierando gli interessi della città perché in questo momento coincidono con i suoi interessi politico elettorali, per noi consiglieri non è così, i veri coraggiosi siamo noi, signor sindaco, che ci siamo presi le responsabilità della sua azione amministrativa, senza beneficiare dei meriti che, invece, si prendeva soltanto lei. Faccia il sindaco bene e noi continueremo a fare i consiglieri comunali, ma non proponga al Consiglio una condivisione politica del suo operato, ogni atto sarà valutato singolarmente, senza intergruppi o cabine di regia, diversamente da quanto fatto fino ad oggi, accetti il confronto democratico, perché se pensa di continuare ad agire da solo, si dimetta adesso. Abbassi i toni perché a gettare fango sulle persone ci si sporca, annunciamo il voto favorevole all’emendamento di tutto il gruppo di Sicilia Futura e anche quello di Nino Interdonato, pur essendo assente. Se l’emendamento verrà approvato, dichiariamo sin da ora il nostro vota favorevole alla delibera sul “cambio passo”.

AGGIORNAMENTO DELLE 19.57. Seduta sospesa per esaminare i quattro emendamenti e i due sub emendamenti presentati alla delibera.

AGGIORNAMENTO DELLE 19.50. Interviene ancora il sindaco De Luca con un appello all’aula: “Io voglio andare avanti e voglio governare questa città, ma con compagni di viaggio capaci di mettere il turbo, ho modificato la delibera togliendo le parti più politiche e alleggerendo le modifiche al regolamento comunale secondo quanto mi avete segnalato, di più non posso fare. Il cambio di passo non è una prova muscolare, ma un momento di confronto in cui deve emergere la volontà di portare avanti la città”.

AGGIORNAMENTO DELLE 19.43. Gli animi si surriscaldano quando prende la parola il sindaco Cateno De Luca che fa un plauso al consigliere Gioveni ed attacca duramente il capogruppo del Pd Gennaro “Più volte – ha detto il primo cittadino inveendo - in aula mi ha detto di aver votato contro per una questione politica, ma la sua vera funzione è quella di rappresentare la città, non un partito. Finitela di fare gli sfascia carrozze e gli avvoltoi”.

AGGIORNAMENTO DELLE 19.36. Prende la parola il capogruppo del Pd Gaetano Gennaro “La scelta del collega di non stare più all’interno del Pd sia legata esclusivamente alle dinamiche dell’amministrazione in carica, ma fino ad oggi forse siamo stati sin troppo aperti e in aula sono stati molti più i sì a prescindere che i no”. Intanto, conti alla mano, arrivano a quota 16 i consiglieri a favore del “cambio di passo”: Salvatore Serra, Nicoletta D’Angelo, Biagio Bonfiglio, Nello Pergolizzi, Massimo Rizzo, Dario Zante, Francesco Cipolla, Serena Giannetto, Pietro La Tona, Daria Rotolo, Alessandro De Leo, Pierluigi Parisi, Libero Gioveni, Giovanni Caruso, più Nino Interdonato (non presente alla seduta, ma di fatto sostenitore della delibera) e, a questo punto, l’esponente di Forza Italia Giovanna Crifò che si è presentata in aula, nonostante le direttive del deputato di riferimento Luigi Genovese.

AGGIORNAMENTO DELLE 19.26. Comincia con circa un’ora di ritardo e l’annuncio a sorpresa di Libero Gioveni di lasciare il gruppo del Pd e transitare al misto “Avevo rinnovato anche la tessera del Partito democratico, sperando che all’interno di questa realtà ci fosse un’apertura non al sindaco Cateno De Luca, ma al percorso di risanamento che il Comune ha intrapreso”. Nel frattempo fa il suo ingresso in aula la “genovesiana” Giovanna Crifò che, invece, secondo quanto annunciato questa mattina, non avrebbe dovuto partecipare alla seduta.

***

“Cambio di passo”, atto terzo. Torna a riunirsi il consiglio comunale di Messina, ancora una volta con all’ordine del giorno l’atto da cui il sindaco Cateno De Luca ha deciso di vincolare la decisione di dimettersi o meno.

Nell’ultima “puntata” ci si era lasciati con questi tre spunti: l’apertura di De Luca ad “epurare” la delibera dalla parte squisitamente politica, limitando anche le modifiche al regolamento del Consiglio, come proposto da “LiberaMe”; la possibilità, approvate queste modifiche, che i consiglieri di Sicilia Futura interrompano il proprio “esilio” volontario; la decisione, viceversa, dei consiglieri di area Genovese di abbandonare i lavori, dopo il no alla loro proposta di rendere la delibera una semplice presa d’atto da non mettere ai voti.

Oggi la situazione rimane quella: il maxi-emendamento è pronto e verrà sottoposto all’aula in apertura di seduta; Sicilia Futura ci sarà; i genovesiani invece no. Rimane improbabile che si giunta al numero di 17 sì ambito da De Luca: questo comporterà le sue dimissioni, o il sindaco si farà “bastare” i voti che otterrà? L’ultimo (si spera) capitolo di questa lunga, a tratti surreale vicenda, che seguiremo in diretta minuto per minuto.

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