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Lega, Salvini a Palermo rilancia il Ponte sullo Stretto e "fa pace" con Miccichè

"La vicenda ormai pluriennale del Ponte sullo Stretto va sbloccata e l’alta velocità deve arrivare ovunque". Così il segretario della Lega di Matteo Salvini a Palazzo dei Normanni, a Palermo. "Se si può fare con denaro privato non vedo dove sia il problema - ha proseguito - certo, è ovvio che c'è un progetto vecchio che va aggiornato e un contenzioso con i privati che va chiuso. Bisogna aggiornare il progetto e se ci sono privati che a fronte di un canone vogliono investire è un’opera utile. Certo è che bisogna sbloccare anche l’alta velocità altrimenti si blocca tutto a Regio Calabria".

Salvini poi attacca il precedente Governo Renzi: "Avere abolito le Province sulla carta e averle svuotate di uomini e denari è stata una sciocchezza tremenda. Un Paese serio riconoscerebbe l’errore di quel genio di Renzi. La mia visita in Sicilia mi conferma questa idea, che per ora è solo della Lega". "Chi cerca nella Lega un autobus per perpetuare il suo sistema di potere trova le porte sbarrate, chi porta esperienza positiva e voglia di fare è il benvenuto - continua Salvini - Sono molti di più i 'nò che diciamo rispetto ai 'sì, accogliere tutti a prescindere non va bene, non siamo il M55".

"C'è la fila per venire nella Lega, ma chi cerca un autobus per perpetuare il suo sistema di potere trova le porte sbarrate. Chi ha voglia di fare per il futuro invece è il benvenuto", dichiara il segretario della Lega nel corso della conferenza a Palazzo dei Normanni, a Palermo, per presentare il nuovo gruppo parlamentare all’Ars. Seduti al suo fianco anche il commissario in Sicilia Stefano Candiani, e i deputati regionali: il capogruppo Antonio Catalfamo, e Marianna Caronia, Giovanni Bulla e Orazio Ragusa. "Posso dire che sono molto di più i no che i sì che diciamo - ha proseguito - accogliere tutti a prescindere non va bene, ma rifiutare chi viene da precedenti esperienze politiche come ha fatto il M5S è demenziale. E mi sembra che i dati elettorali stiano confermando questo trend per i 5 Stelle. Perchè se entri in politica per mandare a casa la casta, che in Italia è il Pd, e poi per difendere la poltrona ti allei con la casta, che è il Pd, raccogli in Calabria e in Emilia Romagna zero o quasi".

"Su alcuni temi come il lavoro, collegato a quello delle infrastrutture e della burocrazia, contiamo di portare più energia", ha continuato Salvini. "Porteremo una buona dose di concretezza che ci contraddistingue dove governiamo - ha aggiunto -. Se c'è una sovrintendenza con 20 mila pratiche ferme vuole dire che c'è lavoro fermo. E lì interverremo. Se uno si arrende al primo non si può, allora abbiamo sbagliato mestiere. Sbloccare queste decine di pratiche ferme vuole dire decine di posti di lavoro...", sottolinea. "Non abbiamo parlato di assessorati, di rimpasti e accordi politici col presidente Nello Musumeci. Di queste cose se ne occuperanno a livello locale, non è certo Salvini a decidere".

"Una delle emergenze nazionali, di cui abbiamo parlato col presidente Gianfranco Miccichè, prendendo un caffè, è la burocrazia: solo nella sovrintendenza di Palermo sono ferme 18mila pratiche, sbloccarle significherebbe creare lavoro". Infine la mano tesa ad un vecchio "avversario", Gianfranco Miccicè: "Non porto rancore e lo ringrazio per la visita alla Cappella Palatina, il passato è passato". L’esponente forzista aveva criticato duramente Salvini da Ministro dell’interno per la sua gestione degli sbarchi dei migranti ed oggi ha accolto il leghista in visita a Palazzo dei Normanni.

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