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Il caos concerti a Messina diventa un caso politico, chieste le dimissioni di Scattareggia

Pioggia di polemiche a Messina sulla decisione della Giunta De Luca di non posticipare al 2021 i concerti di Tiziano Ferro e Ultimo, previsti per questa estate allo stadio “Scoglio” ma annullati per l'emergenza coronavirus.

Gli organizzatori avevano chiesto di spostare di un anno le date del tour, ma dal Comune è stato risposto “picche” per un presunto contrasto con il bando di affidamento pluriennale dell'impianto che è in attesa di pubblicazione da mesi.

Sulla graticola finisce soprattutto l’assessore allo Sport, Pippo Scattareggia, preso di mira dall’intero gruppo Pd in consiglio comunale, che entra a gamba tesa chiedendone le dimissioni. Ma le critiche che hanno seguito questa decisione sono politicamente trasversali: anche i cinquestelle avevano chiesto le dimissioni e inoltre il movimento "Vento dello Stretto" ha sollecitato l'immediata revoca del diniego al posticipo dei concerti, giudicando la scelta "senza senso".

Oggi sull'argomento arriva un chiarimento dallo stesso Scattareggia: "Le pesanti critiche piovute sull’amministrazione comunale non tengono conto della verità dei fatti e degli aspetti giuridico-amministrativi della vicenda".

"Al nostro insediamento abbiamo dovuto prendere atto dello stato di abbandono in cui le precedenti amministrazioni hanno lasciato tutti gli impianti sportivi. Con riferimento allo stadio San Filippo – prosegue l’assessore – l'assenza di manutenzione ha determinato lo stato di degrado in cui oggi" da qui la scelta del Comune di Messina di un bando per affidare la gestione ad un terzo. "La procedura di gara è già stata avviata - continua Scattareggia - e si stimano 4 mesi per la sua conclusione. Dunque è evidente che in questa fase non è stato possibile vincolare lo stadio per il 2021 in quanto la realizzazione di concerti così rilevanti, richiedono un’occupazione dello stadio per almeno 15 giorni, e non esistono i presupposti giuridici per vincolare in maniera così pervasiva il futuro soggetto gestore, che in fase di gara presenterà un progetto di gestione e di realizzazione di lavori".

Inoltre l'assessore non parla di un diniego: "Abbiamo soltanto precisato che per l’estate 2021 la decisione è rimessa al futuro gestore o comunque all’amministrazione comunale nella malaugurata ipotesi che la gara dovesse andare deserta".

Nel pomeriggio la replica della società Musica da bere, all'assessore Scattareggia: "Veniamo a conoscenza di un comunicato Stampa dell’Assessore Giuseppe Scattareggia che, dopo un excursus che magnifica gli effetti del famoso bando fantasma in base ai suoi desiderata, dà informazioni fuorvianti circa i canoni versati al Comune di Messina per i concerti, che negli anni ammontano a centinaia di migliaia di euro. Il fatto che gran parte di questi canoni siano stati spesi per sopperire alle mancate manutenzioni della struttura da parte del Comune o di altro soggetto gestore dell’impianto è stato un ulteriore aggravio di incombenze da parte degli organizzatori dei concerti. Sull’argomento condividiamo invece la richiesta di fare luce su anni di opaca gestione dello Stadio e sulle responsabilità circa lo stato di semi abbandono in cui si trova".

"La trasparenza - prosegue la nota - vuole che si faccia piena luce sulla mancata sorveglianza da parte proprio dell’Assessorato retto dal Sig. Scattareggia, circa l’effettuazione della normale manutenzione dello Stadio e verifichi se sono state richieste ai soggetti che si sono succeduti nella gestione le dovute garanzie fidejussorie a garanzia della effettuazione delle manutenzioni previste a loro carico. Tali anomalie si verificano puntualmente da anni, ma si sono esasperate proprio negli ultimi due esercizi, ossia da quando l’Assessorato è retto dal Sig. Scattareggia. Queste anomalie rischiano peraltro di perpetuarsi anche nella gestione dello Stadio post bando, qualora nel capitolato di gara non venissero previste garanzie fidejussorie serie e commisurate agli impegni presi e non venga stabilita una solidità economica adeguata rispetto al valore del bene ed agli impegni presi da parte del soggetto eventualmente aggiudicatario. Noi comunque ci occupiamo di Musica e nessun balbettante comunicato può cancellare l’indignazione popolare di fronte ad una scelta così scellerata da parte del Comune di Messina come quella di chiudere le porte ai concerti nel 2021. Invitiamo l’Assessore ad un confronto pubblico a Messina, o via streaming, affinchè le verità possano emergere in maniera chiara ed inequivocabile".

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