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Ars, si rimescolano le carte in giunta: i veti di Miccichè non turbano Musumeci

Gianfranco Miccichè e Nello Musumeci

È il giorno del vertice decisivo che dovrà rimescolare le carte della giunta regionale siciliana. Oggi Nello Musumeci incontrerà gli alleati della maggioranza per tentare di chiudere il cerchio. E la mossa preventiva, quella di legittimare le nomine nei sottogoverni (Parchi, Iacp e Consorzi universitari), ha consentito al presidente della Regione di insinuarsi nelle dinamiche interne dei partiti, soprattutto di Forza Italia.

Sbloccando scelte gradite ad alcuni assessori e deputati forzisti, Musumeci si è garantito un cuneo per sabotare la linea oltranzista di Gianfranco Miccichè. Ieri il presidente dell'Ars, nell'animata riunione interna, avrebbe chiesto l'azzeramento della giunta, anche se il suo vero obiettivo è dare il benservito all'assessore all'Economia, Gaetano Armao.

C'è poi la rivendicazione della Lega che senza mezzi termini ha lanciato un ultimatum al governatore: o entriamo in giunta o lasciamo dalla maggioranza. Il presidente deve nominare l'assessore ai Beni culturali, ma preferirebbe un tecnico di area piuttosto che imbarcare un esponente politico senza competenze, anche per onorare la memoria di Sebastiano Tusa. Improbabile, poi, che affidi la preziosa eredità dell'assessore, morto in una tragedia aerea, a un esponente della Lega. Forza Italia potrebbe togliere una “bandierina” per fare spazio al partito di Salvini e riequilibrare la dote in giunta con l'assessore ai Beni culturali. Nei mesi scorsi si ventilava il nome di Rosalba Panvini, attuale soprintendente dei Beni culturali di Catania, soluzione molto gradita a Musumeci.

L'Udc, invece, confermerà i propri assessori: «Nessun Cambio è all'ordine del giorno». Quella che arriva, dopo le indiscrezioni che darebbero fuori dal governo regionale Alberto Pierobon, è una netta smentita che viene direttamente da Lorenzo Cesa. «La fiducia a Pierobon è assoluta e la sua riconferma scontata». A Lorenzo Cesa fa eco il coordinatore regionale Terrana che oggi parteciperà al vertice: «L'Udc ha preferito a qualsiasi politico un esperto di fama in materia ambientale, per accelerare quel processo riformatore che tanto sta a cuore a Musumeci, nel delicato e strategico settore dei rifiuti e dell'energia».

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