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La Lega entrerà nel governo della Sicilia: avrà l'assessorato ai Beni culturali

Palazzo d'Orleans

La Lega entra nel governo in Sicilia. Il Carroccio avrà la delega ai Beni culturali, rimasta nelle mani del presidente della Regione, Nello Musumeci, dopo la morte di Sebastiano Tusa. Per il resto, nessun cambio in giunta al momento.

È quanto emerge a conclusione del vertice di maggioranza, durato circa cinque ore, durante il quale la coalizione di centrodestra ha affrontato alcuni temi politici. In Assemblea regionale il gruppo della Lega è costituito da tre parlamentari, ne ha perso uno (Giovanni Bulla transitato all’Udc) due giorni fa. Il Carroccio ha sostenuto fin dall’inizio Musumeci, eleggendo all’Ars un deputato.

«È stata un’intensa giornata di lavoro, conclusasi con la disponibilità della Lega, a entrare in giunta, su mia richiesta: ne sono felice perché mi è stata vicina fin dalla mia candidatura. Sono certo che, adesso, il centrodestra al completo saprà dare ulteriore impulso alle grandi riforme, in un rapporto sempre più sinergico tra governo e Assemblea regionale, comprese le forze dell’opposizione che vorranno essere propositive».

Lo dice il governatore della Sicilia, Nello Musumeci, alla fine del vertice di maggioranza durato cinque ore. «I siciliani hanno voglia di ricominciare e noi dobbiamo sapere interpretare, sempre meglio, il loro grande desiderio di uscire dall’incubo dell’epidemia e guardare al futuro con rinnovata speranza», conclude.

«La Lega vuole lavorare sempre di più e sempre meglio per la Sicilia: per questo siamo orgogliosi di entrare nella giunta del governatore Musumeci per occuparci di Beni culturali e identità siciliana». Così il segretario leghista Matteo Salvini. «Tra le altre cose, avremo l’onore di gestire le soprintendenze provinciali e quella del Mare, i 14 parchi archeologici, con i teatri di pietra e i templi, per non parlare dei musei regionali e delle straordinarie biblioteche di Palermo, Catania e Messina», prosegue. «La Sicilia, con la sua storia e la sua cultura, è un vanto per l’Italia: siamo orgogliosi di entrare nel governo regionale, prima volta nella storia, per confermare le capacità amministrative delle donne e degli uomini della Lega, al servizio dei siciliani e del cambiamento. Primi obiettivi: basta burocrazia e più lavoro».

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