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Sicilia, Musumeci racconta il suo incontro con Conte: ridotte le distanze in ristoranti e lidi

L'assessore all'identità siciliana leghista, gli straordinari per la cassa integrazione e, soprattutto la fine (o quasi) del lockdown fra 48 ore. Nello Musumeci a tutto campo, ieri sera, a "Scirocco" su Rtp. Il presidente della Regione Siciliana ha risposto alle domande del conduttore Emilio Pintaldi e dell’ospite in studio, il presidente della Ses, Lino Morgante.

«Nel 2008 è stata inserita questa delega all’Identità siciliana, me la sono ritrovata. Nessuno mi ha saputo rispondere su cosa significhi» Musumeci ha tagliato corto ieri sera per rispondere al fiume di polemiche che si è scatenato dopo l’assegnazione alla Lega dell’assessorato proprio alla Cultura e Identità siciliana.

Ospite del talk settimanale anche l'assessore alla Salute, Ruggero Razza e l’economista messinese, Michele Limosani.

«La Lega - ha detto -, è al governo di diverse amministrazioni regionali e locali, è il partito più votato d’Italia, è socio fondatore del centrodestra, perché non potrebbe partecipare anche al governo della Regione Siciliana? Deve sempre decidere un certo pensiero marxista anche contro il voto popolare? Perché proprio la Cultura? Perché è l’assessorato che più piace a me».

Pochi minuti prima aveva finito di “contrattare” con il premier Conte, insieme a tutti gli altri governatori italiani, qualche concessione sulle “strette” per la cosiddetta “fase 2” che scatterà lunedì prossimo.

«Passata la proposta - dice - di tutte le regioni rispetto a quelle molto restrittive dell’Inail, secondo le quali di fatto il 70% delle attività non avrebbe potuto riaprire. Gli ombrelloni non staranno a 5 metri, nei ristoranti non si starà a 3 metri, le distanze saranno minori. Abbiamo chiesto al governo Conte di farci aprire tutte le attività che riteniamo utili, ha detto no, dobbiamo limitarci a bar, ristoranti, servizi alla persona, commercio al dettaglio. I lidi già da 20 giorni sono autorizzati a svolgere lavori di manutenzione straordinaria, dobbiamo solo concordare la data di apertura, potrebbe essere il 3 giugno».

Ma c’è stato spazio anche per altro ieri sera, a Rtp, come le richieste al governo formulate dal presidente della Ses Morgante: «Dalle istituzioni mi aspetto provvedimenti che facciano del bene all’economia. Un elemento importante è la reputazione, che al momento in Sicilia non è al massimo, e si dovrebbe lavorare soprattutto su questo aspetto. Altro elemento importante: da un’emergenza può nascere un’opportunità per creare interventi strutturali, penso al credito d’imposta sulla ristrutturazione edilizia».

La versione integrale nelle pagine della Gazzetta del Sud in edicola

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