
Da un lato l'inchiesta “Sorella Sanità”, dall'altro la tanto discussa nomina di un assessore leghista all'Identità culturale siciliana, in mezzo le fronde interne a Forza Italia e, sullo sfondo, una Sicilia che, secondo alcune stime, potrebbe perdere il 10-12% del pil a causa della crisi economica determinata dall'emergenza Covid-19.
Il presidente dell'Ars Gianfranco Miccichè, ospite venerdì del talk “Scirocco”, non ha risparmiato stoccate, tanto ai suoi ormai ex compagni di partito, quanto ai vertici di Palazzo d'Orleans soprattutto sull'inchiesta che ha scoperchiato un sistema di appalti pilotati nelle aziende ospedaliere siciliane: «Qualcuno ha tentato di mettermi in mezzo, ma non ci riusciranno, non so neanche come siano fatti Candela e Damiani, anzi avevo detto al Governo che appartenevano a un sistema, quello di Montante, ma se ne sono infischiati e mi hanno risposto che Candela aveva anche ricevuto una medaglia d'argento del Presidente della Repubblica».
L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud, edizione di Messina
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