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Locali chiusi all'1.30 e stop agli alcolici dopo le 20, verso nuove regole per la movida messinese

Chiusura dei locali notturni entro l'1,30 e stop alla vendita di alcolici da asporto dopo le 20. Cambia volto insomma la movida nel territorio della provincia di Messina in funzione della nuova fase dell'emergenza coronavirus.

Sono alcune delle proposte emerse nella riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica che si è svolta in Prefettura, in modalità videoconferenza. Il comitato, presieduto dal prefetto di Messina, Maria Carmela Librizzi, ha proprio affrontato le problematiche connesse alla “movida” nel periodo estivo e la conseguente pianificazione dei servizi di vigilanza e controllo del territorio nel rispetto delle disposizioni del contenimento del contagio da Covid-19.

Alla riunione hanno partecipato, oltre ai vertici delle forze dell’ordine, anche i comandanti delle Capitanerie di Porto di Messina e Milazzo, l’assessore alle Attività produttive del Comune di Messina e i sindaci, unitamente ai comandanti delle polizie locali, dei Comuni di Barcellona Pozzo di Gotto, Capo d’Orlando, Giardini Naxos, Letojanni, Milazzo, Patti, S. Agata Militello e Taormina e il Comandante della Polizia Metropolitana.

In apertura di incontro il prefetto, nello stigmatizzare gli episodi accaduti nel fine settimana nel centro della città capoluogo, di cui l’uno con il coinvolgimento di un minore e l’altro con riferimento a una rissa, ha sottolineato la necessità di assicurare, durante la “movida”, non solo le attività di prevenzione e contrasto di comportamenti illeciti, ma anche il rigoroso rispetto delle disposizioni sul distanziamento sociale imposte dall’attuale momento storico.

In quest’ottica ha invitato i sindaci ad adottare ordinanze che regolamentino, in modo quanto più omogeneo possibile nell’ambito provinciale, gli orari di apertura al pubblico dei locali di intrattenimento e di somministrazione di bevande alcoliche al fine di evitare lo spostamento di persone da un Comune all’altro e di poter fronteggiare più efficacemente possibili situazioni di criticità.

Al riguardo si è evidenziata l’opportunità di fissare un tetto orario massimo per la chiusura dei locali, che, durante il fine settimana, potrebbe essere individuato nell’una e trenta di notte nonché di anticipare il divieto di asporto delle citate bevande dalle 19-20. Si è ritenuto che tale limite orario dovrebbe valere anche per la chiusura dei distributori automatici di bevande alcoliche.

Inoltre, tenuto conto che le diverse zone in cui è articolato il territorio provinciale presentano differenti caratteristiche, sono state individuate tre diverse macro-aree, e, segnatamente, una riguardante il Comune capoluogo, e le altre due riferite, rispettivamente, alla zona ionica e alla zona tirrenica, al fine di dare la possibilità ai Sindaci di modulare in maniera omogenea gli orari di chiusura delle attività commerciali presenti sui rispettivi territori in base alle singole realtà locali, pur nel rispetto del tetto massimo previsto.

Il Prefetto ha poi assicurato il rafforzamento delle misure di prevenzione e contrasto con servizi coordinati da parte delle Forze dell’ordine, con la previsione del consueto concorso delle locali Polizie Municipali nelle attività di vigilanza sul territorio, con riguardo anche agli stabilimenti balneari sia per la necessità di garantire le norme sul distanziamento sociale sia in relazione all’attività svolta dai predetti esercizi nella fascia oraria serale. Il comandante del Corpo di Polizia Metropolitana ha assicurato il supporto di proprio personale.

In conclusione il Prefetto ha invitato i sindaci ad adottare le ordinanze di regolamentazione degli orari di chiusura degli esercizi di intrattenimento e di somministrazione di bevande alcoliche nonché per l’asporto delle predette bevande, prevedendo una prima fase di “sperimentazione” nell’arco delle prossime due settimane.

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