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Decreto risanamento di Messina, da Roma ancora un rinvio

Campanello d’allarme da Roma nel percorso a ostacoli intrapreso dalla proposta di legge targata Forza Italia per lo sbaraccamento di Messina. Un rinvio della richiesta di adottare la procedura d’urgenza, che somiglia molto ad una bocciatura evitata. Insomma, si prende tempo per evitare il ko tecnico-politico.

Se ne riparlerà la prossima settimana, ma è d’obbligo fare qualche passo indietro. Quando è iniziato l’esame in commissione Ambiente della proposta di legge - ricostruisce la Gazzetta del Sud in edicola -, la parlamentare messinese di Forza Italia, Matilde Siracusano (che ne è relatrice), aveva chiesto di unificare in un unico testo le tre proposte attualmente in campo (e che rientrano nella stessa discussione): quella forzista, appunto, e quelle di Pd e Movimento 5 Stelle. Anche perché, un po’ a sorpresa, la spinta di Forza Italia è stata tale da far “guadagnare”, alla proposta di legge, uno spazio nella “quota” per la calendarizzazione che, per una sorta di prassi, viene riservata ai testi che provengono dall’opposizione. In altri termini, la conferenza dei capigruppo ha stabilito che entro luglio la proposta di legge deve arrivare in Aula. Ma da quel momento – sono passate due settimane – è calato il silenzio, nonostante i buoni propositi manifestati dai messinesi di casa Pd (Pietro Navarra) e M5S (Francesco D’Uva).

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