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Sicilia, via libera al ddl edilizia in Commissione all'Ars. Le opposizioni attaccano: "Condono camuffato"

Il Parlamento siciliano

Via libera in commissione all'Ars al Ddl Edilizia del governo Musumeci e in Sicilia scatta la polemica tra chi parla di "legge innovativa" e chi di "condono camuffato".

«È stato approvato in IV commissione Ambiente all’Ars il Ddl Edilizia del governo Musumeci, un testo di legge innovativo che semplifica le procedure amministrative nel settore edilizio: molte delle cose che prima avevano bisogno di permesso di costruire, adesso si potranno realizzare con una semplice comunicazione, e tante delle cose che prima andavano realizzate previa comunicazione adesso saranno in edilizia libera». Lo dice Giusi Savarino, presidente della IV Commissione, che prosegue: «Non introduciamo nessuna sanatoria o condono edilizio, ma mettiamo ordine in questa materia e, soprattutto, consentiamo ai siciliani di poter costruire o ristrutturare con grande semplicità, senza perdersi nei meandri di soprintendenze ed uffici tecnici. Il Ddl Edilizia fa coppia con la riforma Urbanistica già al voto in Aula. In questo modo, grazie al lavoro sinergico tra Ars e Governo Musumeci entro la fine della Legislatura, riusciremo a modernizzare la Sicilia e creare le condizioni affinché si investa nella direzione di un territorio sempre più «Green» e liberi dalle lungaggini burocratiche che spesso, purtroppo, penalizzano e rallentano il comparto edile».

«C'è un condono, non potevamo dire sì a un testo che sana gli abusi. È l’ennesimo macroscopico scivolone del governo Musumeci che a parole è contro gli abusi edilizi, nei fatti, però, li difende con tanto di legge». Lo dicono i deputati del M5s all’Ars, Giampiero Trizzino, Stefania Campo e Stefano Zito, che oggi, in commissione Ambiente, hanno votato contro il disegno di legge sull'edilizia, che ora passa in aula grazie ai voti della maggioranza. «Il testo - dice Trizzino - contiene la norma che estende la sanatoria del 2003. Musumeci, appena qualche giorno fa in aula, aveva detto chiaramente che il suo governo è per la corretta gestione dell’ambiente, nel contrasto di ogni fenomeno di abusivismo edilizio. Peccato però che nei fatti si comporti in maniera diametralmente opposta. Il presidente aveva l'occasione per fare finalmente qualcosa di buono in questa inconcludente legislatura, ha sprecato pure quest’opportunità».

La deputata di Attiva Sicilia Valentina Palmeri ha votato contro il ddl sull'edilizia, soprattutto per il mancato stralcio dal testo del tanto osteggiato art 18, che conterrebbe un condono camuffato. "Doveva essere una norma per dare certezze ai cittadini - sostiene Palmeri - ed in particolare sull'edilizia libera, così si trasforma di fatto in un condono camuffato, dannoso per un territorio che grida ormai contro il cemento e lo fa con violenza a Palermo come a Scordia o addirittura in modo tragico come a Giampilieri o come il fiume Milicia. Questo ddl contiene norme tanto inique quanto illusorie. Era stato proposto lo stralcio di questo articolo, onde consentire un più facile percorso al ddl per poi occuparcene nel dettaglio, così come di altri articoli dello stesso tenore. Proposta purtroppo non accolta. Di fatto così il ddl rappresenta l’ennesimo tentativo di estendere il cosiddetto terzo condono anche agli abusi ricadenti nelle aree vincolate. Non si può, attraverso un “gioco” interpretativo che non condivido, permettere ancora questo in Sicilia, l’abusivismo edilizio è un reato. Peraltro varie sentenze, tra le quali quella della Corte Costituzionale, chiariscono che la competenza degli enti locali è limitata all’ambito urbanistico e non può ascriversi ad un ampliamento di applicazione dello stesso condono. Non possiamo renderci complici dell’approvazione di un ddl che avalla ancora una volta queste forme di illeciti".

Sull'argomento interviene anche Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia: «La Commissione Ambiente dell’Ars ha terminato il suo lavoro nel peggior modo possibile, esitando il ddl sull'edilizia, con la norma che contiene la sanatoria del 2003. Nonostante i tanti proclami su difesa dell’ambiente e contrasto ad ogni forma di abusivismo, il governo Musumeci e la maggioranza che lo sostiene, nei fatti si dimostrano a favore del «partito degli abusivi». Ma non è detta l'ultima parola, il ddl dovrà andare adesso all’esame dell’Ars dove, ci auguriamo, prevalga il buon senso e si metta la parola fine ad una norma che distrugge il territorio dell’isola».

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