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Terremoto in Giunta a Messina, si dimettono Trimarchi e Scattareggia

Arriva una decisa accelerazione verso il preannunciato rimpasto di Giunta a Messina. Si sono dimessi i due assessori da tempo indicati come quelli più in bilico: Enzo Trimarchi (Istruzione) e Pippo Scattareggia (Sport e Spettacolo).

Concilianti i toni utilizzati dal primo, molto meno quelli scelti dal secondo per dire addio all'Amministrazione De Luca. «Intendo rimettere il mio mandato da assessore – si legge nella nota inviata da Trimarchi a De Luca – in quanto motivi familiari non mi consentono più di espletare il mio lavoro a tempo pieno. Manifesto da subito la disponibilità ad una collaborazione.La ringrazio per la fiducia che ha riposto nella mia persona, e contestualmente ringrazio tutta la Giunta Municipale con la quale ho sempre intessuto rapporti di stima e di piena collaborazione».

Più polemico l'addio di Scattareggia, finito nell'occhio del ciclone in diverse occasioni, non ultima la vicenda che ha portato allo spostamento da Messina a Catania dei concerti di Tiziano Ferro e Ultimo: «Caro Sindaco, nella giunta di ieri ho appreso la tua decisione di non voler confermare la fiducia relativamente al mio incarico assessoriale, adducendo insoddisfazione per i contenuti della mia seconda Relazione annuale e quindi del mio lavoro svolto sino ad oggi. Questo mi amareggia ma non mi sorprende, viste le forti pressioni esterne sulla smaniosa e pressante richiesta di mie dimissioni da parte di ambienti fino ad ieri lontani dal nostro progetto. In questi due anni di attività assessoriale, ho portato avanti azioni sempre da te e con te condivise, ma la storia purtroppo si ripete e l’esperienza mi ricorda, che ancora una volta (come già accaduto nel 2008 da presidente di Sicilia Vera), finiscono per prevalere determinate logiche che sono in dissonanza con il mio operato. Per tal motivo, non volendo ulteriormente gravare sulle attività del palazzo, ho deciso di non voler attendere neppure un giorno e pertanto sin da subito ti rimetto le deleghe affidatomi. Ritengo di aver svolto il mio mandato con tenacia, umiltà, correttezza e sempre con grande onestà, mettendo a disposizione dell’intera comunità le mie competenze. Prendo atto che sono venuti meno gli ideali ed il percorso condiviso inizialmente, per i quali ho accettato il ruolo di assessore che tu mi hai proposto e pertanto è giunto il tempo di voltare pagina».

Altra “scossa” in vista riguarda i vertici burocratici: De Luca ha deciso di revocare l'incarico di direttore generale a Rossana Carrubba (attuale segretario generale). Nuova nomina in vista, dunque, in un ruolo che, in campagna elettorale, De Luca aveva più volte definito non necessario e, anzi, inutilmente oneroso per le casse comunali.

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