Lunedì 29 Aprile 2024

Celebrò la "vecchia mafia", Angela Maraventano lascia la Lega

«La Lega ce l’ho nel cuore, ne ho sposata la causa... me ne sono andata perchè voglio tutelare il mio partito, ma resto leghista. E’ questa la mia storia, non ci sono altri partiti per me... sono e resto una donna di destra, di estrema destra». Lo ha detto all’AGI Angela Maraventano, la 'pasionaria' di Lampedusa, ex senatrice ed esponente storico del partito, finita nel ciclone dopo le parole pronunciate sulla mafia sabato scorso, durante la manifestazione politica di Catania. La Lega le aveva chiesto «dimissione spontanee», lei dopo un attimo ha obbedito. «Vado via, ma la Lega resta il mio partito», ribadisce, «ho dato subito le mie dimissioni, ma continuerò a lottare, soprattutto le mafie e questo governo complice di chi traffica carne umana». E ammette: «Ho sbagliato a esprimermi in quel modo, non sono di certo mafiosa... chiedo scusa anche alle famiglie che si sono sentite offese, ma non mollo, perché questo governo non sta facendo nulla e la mia isola è invasa dai tunisini». Stamattina il senatore e segretario regionale della Lega Sicilia Salvini Premier, Stefano Candiani aveva detto: "Ambiguità in politica sul tema mafia sono inaccettabili, per questo mi aspetto dimissioni spontanee dalla Lega di Angela Maraventano". "Dal palco di Catania - continua - abbiamo ascoltato delle affermazioni che contengono dei profili di ambiguità che non sono in alcun modo scusabili politicamente e soprattutto in casa Lega". "Ogni tipo di giustificazione avanzata su questo tema mi sembra francamente insufficiente rispetto alla gravità delle frasi pronunciate. Le dimissioni dalla Lega rimangono l'unica scelta possibile per Maraventano" conclude.  

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