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Un fronte trasversale a sostegno del Ponte sullo Stretto

Dal Pd a Italia Viva, da Forza Italia alla Lega, passando per Fratelli d’Italia. I deputati siciliani e calabresi di un ampio schieramento trasversale, che hanno presentato e sottoscritto mozioni e altri documenti sul tema, ribadiscono con forza che il collegamento stabile di attraversamento dello Stretto deve essere considerato una delle priorità assolute nella “Nex Generation List”, utilizzando i finanziamenti previsti dal Recovery Fund. Senza se e senza ma. Ed è evidente il riferimento all’unico progetto realmente esistente e cantierabile in tempi brevi, quello del Ponte, piuttosto che altre ipotesi progettuali, come quella dei Tunnel, già scartate in passato e, in ogni caso, tutte da verificare.

Dal webinar organizzato dalla Gazzetta del Sud, svoltosi ieri mattina in diretta sulle pagine social e sul sito, alla presenza del direttore editoriale della Gds Lino Morgante, emerge una chiara volontà politica da parte di una folta rappresentanza parlamentare calabrese e siciliana. Sono intervenuti la senatrice Silvia Vono (Italia Viva), le deputate Stefania Prestigiacomo e Matilde Siracusano (Forza Italia), gli onorevoli Pietro Navarra e Enza Bruno Bossio (Partito democratico), Tommaso Foti e Ella Bucalo (Fratelli d’Italia), Domenico Furgiuele (Lega). In apertura e chiusura i rappresentanti della Rete civica che si batte da anni per la realizzazione delle infrastrutture nel Mezzogiorno, l’avvocato Fernando Rizzo e l’ingegnere Giovanni Mollica.

Lino Morgante ha invitato tutta la classe politica, in questo momento storico nel quale si decidono davvero le sorti dei nostri territori, a prendere decisioni coraggiose, con chiarezza, senza più infingimenti. I soldi e la ricerca degli investitori sono l’ultimo dei problemi, è la volontà politica che finora è mancata e ha impedito a un’area strategica come quella dello Stretto di svolgere pienamente il proprio ruolo nello scacchiere euro-mediterraneo.

Particolarmente significativo l’intervento dell’ing. Ercole Incalza, per decenni super-dirigente del ministero dei Trasporti, tra i massimi esperti di infrastrutture in Italia, il quale ha ripercorso le tappe salienti del progetto del Ponte, evidenziando come, a differenza di quanto avvenuto per altre grandi opere concentrate tutte al Nord (la Tav, ad esempio), nel caso dello Stretto la politica nazionale ha contravvenuto all’attuazione di una legge dello Stato. Sono stati, dunque, gravi e perduranti le omissioni da parte dei Governi che, bloccando il progetto del Ponte già appaltato, non hanno investito poi risorse né per lo Stretto né per le regioni meridionali. E lo scarto tra Nord e Sud è tutto in un confronto di cifre, che non riguardano il passato ma il presente e l’immediato futuro: in questo preciso momento ci sono opere programmate per 71 miliardi di euro riguardanti il Centro-Nord e solo per 4,5 miliardi concentrate al Sud. Così il gap infrastrutturale non potrà mai essere colmato.

Per il Centrosinistra, sia Navarra e Bruno Bossio del Pd sia la renziana Silvia Vono hanno sottolineato come, pur in presenza di un aperto confronto all’interno della maggioranza, ci sia una volontà politica di realizzare «un collegamento stabile e veloce» nello Stretto e a confermarlo è l’inserimento – voluto proprio dai parlamentari democratici – della postilla al documento di indirizzo sul Recovery Plan. La Calabria e la Sicilia – hanno ripetuto Foti e Furgiele –, non possono non essere unite, nel momento in cui si annunciano i grandi piani dell’Alta velocità e dell’Alta capacità ferroviaria. Sulla stessa lunghezza d’onda Stefania Prestigiacomo e Matilde Siracusano: «Oggi abbiamo avuto la fortuna di ascoltare le parole dell’ingegnere Ercole Incalza, lo ringraziamo per il suo magistrale contributo tecnico in merito ad un’argomento di assoluta rilevanza. Nei prossimi mesi arriveranno in Italia decine di miliardi di euro per la realizzazione di infrastrutture strategiche per lo sviluppo del Paese. Il Ponte deve essere in cima a questa lista. Abbiamo già un progetto, abbiamo gli studi e il via libera dall’Europa, manca solo la volontà politica. Martedì 27 verrà votata alla Camera una mozione presentata dal nostro gruppo. In questa partita decisivo sarà il ruolo delle Regioni Sicilia e Calabria. Il Ponte oggi non è un’opzione, ma un obbligo. La nostra compianta Jole Santelli diceva “Il Ponte sullo Stretto? Se non ora, quando?”. Ecco, facciamolo diventare realtà anche in memoria di una grande donna del Sud».

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