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Ordinanza anti-Covid a Messina, il consiglio comunale vota una richiesta di modifiche

Ci sono voluti i “tempi supplementari”, dopo il finale a sorpresa di ieri, affinché il consiglio comunale di Messina votasse la mozione con cui vengono chieste alcune modifiche all’ordinanza anti-Covid del sindaco Cateno De Luca.

Una mozione che potrebbe rivelarsi tardiva, visto che il sindaco potrebbe (e dovrebbe) modificare il suo provvedimento alla luce del cambio di “colore” della Sicilia, da zona arancione a zona gialla, ma che non perde il suo senso politico: l’Aula chiede al sindaco condivisione e confronto su ogni misura anti-Covid.

“Le restrizioni - commenta Antonella Russo del Pd, promotrice dell’iniziativa - non possono essere superiori a quelle di una zona rossa. Devono essere certamente finalizzate al contenimento del contagio, ma vietare l’asporto, ad esempio, non contiene il contagio, uccide i commercianti”.

In aula, stamattina, dopo la caduta del numero legale di ieri, si sono presentati in 16: tutti, oltre al presidente Cardile, facevano parte del gruppo di 19 firmatari della mozione. Hanno votato il Pd (Gennaro, Calabrò, Antonella e Alessandro Russo), il M5S (Argento, Cannistrà, Fusco e Mangano), Rizzo di LiberaMe, La Tona e Interdonato di Sicilia Futura e, del centrodestra, Caruso, La Fauci, Parisi, Scavello e Vaccarino.

Tra le modifiche richieste: la chiusura dei negozi alle 20, l’asporto consentito ogni giorno fino alle 22, la chiusura di alcune piazze, più controlli anti-assembramento, valutazione caso per caso nelle scuole.

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