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Cateno De Luca: «Voglio fare il sindaco della Sicilia»

Il primo cittadino di Messina chiude così la due giorni taorminese di Sicilia Vera, ribadendo la volontà di correre per Palazzo d’Orleans. Siparietto con Miccichè, con tanto di “avviso di sfratto” se non romperà con Musumeci

Cateno De Luca ha consegnato un “preavviso di sfratto” a Gianfranco Miccichè, che lo ha ritirato e pure letto. Il presidente dell’Ars, partecipando all’assemblea regionale degli amministratori locali di Sicilia vera, è stato al gioco del padrone di casa: ha indossato la cravatta con il simbolo del movimento e ha preso la grande busta con il documento, con cui è stato invitato a dichiarare, entro marzo, che quella del governo Musumeci è stata un’esperienza fallimentare: in caso contrario, lo «sfratto per finita sopportazione» diverrà “esecutivo”.
È stato questo uno dei momenti che hanno caratterizzato la “seconda puntata” della due giorni taorminese di Sicilia Vera, un’assemblea che si è facilmente trasformata in un fuoco di fila contro il governo Musumeci. Una giornata che si è chiusa con l’annuncio... annunciato di De Luca: «Io non voglio fare il presidente, voglio fare il sindaco di Sicilia, che è quello che amministra, che vive con la tensione costante di chi bussa alla porta per dire che si è rotta la rete fognaria o che manca l’acqua. Con questi schemi, se mi offrissero la presidenza direi di no». Il sindaco di Messina ha anche spiegato come procederà nei prossimi mesi: «È fondamentale costituire i nostri gruppi di liberazione, cellule organizzative, nella nostra piattaforma e sul territorio, e poi i comitati, che esprimeranno le candidature per le regionali. L’indice di gradimento che per ora è su De Luca deve essere strutturato su Sicilia vera». De Luca ha anche chiarito: «Non mi sono proposto come candidato del M5S e del Pd, anche se a loro converrebbe si rompa il quadro politico attuale. Tra l’altro io sono forse più amato a sinistra che a destra per i miei modi di fare e per le azioni che ho messo in campo come amministratore». Precisazione non casuale, vista la presenza del segretario regionale del Pd, Anthony Barbagallo, e del sottosegretario e leader regionale del M5S, Giancarlo Cancelleri.

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