Lunedì 29 Aprile 2024

Sicilia, Musumeci: «Si vota a metà maggio»

Il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci

È Palermo il crocevia dei destini elettorali siciliani. Dall’accordo – che non c’è – sul capoluogo, infatti, dipendono, a cascata, le decisioni che le coalizioni prenderanno nei comuni più importanti che andranno al voto tra un paio di mesi, in primis Messina, ma anche e soprattutto per la campagna regionale d’autunno. Senza un’intesa a Palermo, l’effetto domino rischia di provocare un potenzialmente destabilizzante “liberi tutti” ovunque. Intanto c’è una “quasi” certezza: si andrà al voto a metà maggio. «Penso di potere fissare le date delle elezioni amministrative entro le prime due-tre domeniche di maggio – ha confermato ieri lo stesso presidente della Regione, Nello Musumeci –. In ogni caso, bisogna evitare che il ballottaggio possa andare oltre la metà di giugno». Il “quasi” sparirà, divenendo certezza definitiva, quando verranno indetti i comizi, prima tappa formale dalla quale parte il count-down verso le urne: un passaggio che, a questo punto, dovrebbe avvenire nel giro di un paio di settimane. Ma per il resto le certezze sono già finite. Il centrodestra attende un tavolo di confronto che ancora tarda ad arrivare e dal quale le “colombe” della coalizione sperano di ottenere una quadra che metta ogni cosa al suo posto, da Palermo a Messina alla corsa verso Palazzo d’Orleans. Non mancano, però, i falchi. Che si divertono ad alimentare fughe in avanti. Un “vizietto” che accomuna centrodestra e centrosinistra. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina

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