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Forza Italia Ars, Calderone: "La nomina di Caputo a capogruppo senza efficacia"

Secondo l'attuale capogruppo la decisione sarebbe “viziata per legge. Nei prossimi giorni convocherò il gruppo per la nuova nomina”

Tommaso Calderone

“Apprendo dalla stampa che il gruppo parlamentare di Forza Italia avrebbe un nuovo capogruppo. Ricordo però che il gruppo medesimo è un’associazione, che come tale è regolamentata da norme codicistiche che non prevedono l’autoconvocazione. È prevista la richiesta di convocazione, a cui solo il capogruppo può dar seguito. E solo nel caso di ingiustificata inerzia dello stesso, ci si può rivolgere al Tribunale, per chiederne la convocazione. Pertanto considero la nomina dell’on. Mario Caputo come tamquam non esset, perché non sono state rispettate le procedure”. Lo afferma il capogruppo di Forza Italia all’Ars, on. Tommaso Calderone.

“Nei prossimi giorni – conclude il Parlamentare - darò seguito alla richiesta di convocazione alla presenza di tutto il gruppo di Forza Italia, non di una sola parte, che rispetto ad un procedimento codificato si è autoconvocata. Metterò all’ordine del giorno la nomina del nuovo capogruppo, insieme a varie ed eventuali istanze. Ma ribadisco: è impensabile che si proceda in tale modo rudimentale. Ci sono delle procedure da rispettare, secondo canoni previsti per legge. La nomina dell’on. Caputo è priva di efficacia”.

Mancuso: “Azzeriamo tutte le commissioni parlamentari e gli assessorati"

“Ai colleghi del gruppo azzurro all’Ars che oggi hanno autoconvocato una riunione per l’elezione del nuovo capogruppo, lancio un invito: azzeriamo tutto. Ritengo che a questo punto della legislatura, la cosa giusta da fare è un reset totale delle commissioni parlamentari – tacciate di immobilismo – e degli assessorati", lo afferma il vicecapogruppo di Forza Italia all’Ars, on. Michele Mancuso: "Lo dico con cognizione di causa, ricordando a me stesso che colui che parla, qualche voto in Forza Italia lo ha portato, senza pretendere nulla in cambio. Azzeriamo tutto per un resoconto onesto e chiaro, che ponderi l’operato svolto da ciascuno di noi. I siciliani non sono interessati alle dinamiche di palazzo, alle correnti di partito o chi sia il capogruppo piuttosto che il presidente di commissione. A loro interessano risposte chiare su come uscire fuori dalla palude di due anni di pandemia. Risposte che siano funzionali alla crescita dei territori che rappresentiamo. Non è con le ripicche o con le fughe in avanti che possiamo inaugurare una nuova stagione all’insegna del dialogo. Siamo a ridosso di importanti scadenze elettorali. Serve una connessione totale con le istanze dei siciliani. I partiti sono la cassa di risonanza di tali istanze. Non siano svuotati della loro funzione principale, in nome di recriminazioni e personalismi”.

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