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Musumeci a Furci inaugura il lungomare: "Giusto candidato". De Luca: "Meloni stanca di lui"

Circondato da tutti i sindaci del comprensorio jonico, compresi i nuovi primi cittadini di Nizza di Sicilia, Natale Briguglio, e di S. Alessio Siculo, Domenico Aliberti, e da quello di Messina, Federico Basile, il presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci ha inaugurato il riqualificato lungomare che è stato intitolato a Carmelo Garufi, sindaco per trentaquattro anni, e cioè dal 1955 al 1989. La cerimonia, che si svolta sulla destra della strada marina, nel tratto che costeggia Furci verde, è stata particolarmente sentita dalla cittadinanza, presente in massa, che da anni aspettava la riqualificazione e messa a norma del lungomare, aggredito dai marosi ogni volta che il mare impetuoso si gonfiava.

E l’intervento del presidente della Regione ha toccato proprio questo argomento: “Qui negli ultimi anni le mareggiate avevano causato non pochi danni alle infrastrutture e alla viabilità. Nella riviera jonica, e in particolare nel messinese, abbiamo investito decine di milioni di euro per la messa in sicurezza del territorio. L'erosione costiera è un fenomeno sempre più incombente e con il quale dovremo misurarci anche in futuro. Noi oggi in Italia siamo la Regione che ha speso di più nella lotta al dissesto e all'erosione. Ben 567 milioni di euro sono le somme finanziate, che testimoniano il nostro lavoro di programmazione e di attenzione tutto il territorio siciliano".

Ha fatto gli onori di casa l’attuale primo cittadino Matteo Francilia, che ha puntualizzato: “Sono molto contento ed emozionato perché abbiamo inaugurato una delle opere pubbliche più importanti di Furci Siculo, una infrastruttura moderna e funzionale per la protezione del litorale  e bellissima da un punto di vista estetico. Ma soprattutto sono felice perché abbiamo intitolato ufficialmente il lungomare al grande sindaco Carmelo Garufi, punto di riferimento della comunità furcese”. Ha benedetto la nuova struttura padre Massimo Briguglio.

Musumeci: "Sono il candidato migliore"

Non ho la presunzione di dire e non ho mai detto che sono il candidato migliore, sono il candidato naturale come tutti i candidati uscenti, mi pare fin troppo logico. Se non c’è una alternativa il Centrodestra dica cosa dobbiamo fare, altrimenti lavoriamo per gli avversari”. Lo ha detto questa mattina a Furci Siculo il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, rispondendo ai giornalisti durante la cerimonia di inaugurazione del nuovo lungomare, finanziato con fondi regionali. “Ho detto che sono disponibile a mettermi da parte se io dovessi risultare veramente divisivo e si trovasse un candidato unitario - ha ribadito il governatore - ma se io continuo a restare divisivo e il candidato unitario non si trova è chiaro che qualcuno, nella regia, sta lavorando per fare perdere il Centrodestra. E se perde in Sicilia perderà anche alle Politiche”. Musumeci ha sottolineato come nella riviera jonica messinese il suo governo abbia investito oltre 40 milioni di euro per la lotta al dissesto idrogeologico e la pulitura di fiumi, come mai era accaduto in 70 anni: “L’erosione costiera è un fenomeno sempre più incombente e con il quale dovremo misurarci anche in futuro. Noi oggi in Italia siamo la Regione che ha speso di più nella lotta al dissesto e all’erosione, ben 567 milioni di euro di opere somme finanziate in quattro anni e mezzo, che testimoniano il nostro lavoro di programmazione e di attenzione tutto il territorio siciliano”.

De Luca all'attacco: "Le grandi manovre di Giorgia lasceranno fuori Musumeci"

"In queste ore sono in corso grandi manovre politiche.  Ignazio La Russa sta tentando di ricucire lo strappo interno al centrodestra. La  verità però è che Giorgia Meloni si è stancata di Nello Musumeci, anche perché aver chiesto un tavolo adesso scombina i piani della Meloni che voleva in anteprima la Sicilia perché si vota a novembre. Solo dopo avrebbe aperto il tavolo nazionale dove avrebbe fatto valere il fattore Lollobrigida, capogruppo alla Camera di FdI e cognato della Meloni, che vuole la presidenza della regione Lazio per suo cognato. Adesso invece  il tavolo si apre per tutte le candidature delle Regioni. Ed ovvio che non può avere o quantomeno imporre i suoi nominativi sia in Sicilia che nel Lazio. Ed è a questo punto che scompare la figura di Musumeci. In questo quadro si inserisce Miccichè che al tavolo del centrodestra siciliano vuole proporre  un nome alternativo a Musumeci e di compromesso: Raffaele Stancanelli. Un nome utile a tentare di frenare FI e che va bene  a Raffaele Lombardo, va bene a Miccichè perché nella geopolitica è di Catania  e gli consente di tornare  a fare il presidente del Parlamento siciliano. È un nome che va bene anche a Luca Sammartino, perché Stancanelli, che ha 70 anni, fa nuovamente il patto dei 5 anni e non un anno in più consentendo a Sammartino di prepararsi alla scalata. L'unico ovviamente a cui non va bene è Nello Musumeci".
"Io ho grande stima di Stancanelli ma il suo problema è che sarebbe accompagnato sempre dalla solita banda bassotti di cui sarebbe garante. Noi siamo al di fuori di queste faide. La nostra posizione è chiara, noi siamo contro questo sistema. Non mi interessa ricevere l’investitura della banda bassotti politica. Non ci sto! Voglio un radicale cambiamento perché questo cambiamento garantisce la libertà finalmente alla nostra terra". Lo dichiara il leader di Sicilia Vera e candidato alla presidenza della Regione Siciliana Cateno De Luca.

 

 

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