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Cas e assessorato "litigano", Zafarana: "Intanto le autostrade in Sicilia cadono a pezzi"

La deputata regionale: «Mentre i siciliani patiscono disagi di ogni tipo, fra “groviere” impercorribili e cantieri che rischiano di fermarsi, chi dovrebbe risolvere i problemi è troppo impegnato con nomine, scontri e interessi politici»

Valentina Zafarana

«Mentre i siciliani sono costretti a percorrere mulattiere spacciate per autostrade, trascorrendo ore interminabili sotto il sole, i soggetti che dovrebbero lavorare per risolverne i problemi sono affaccendati in tutt’altre questioni, che nulla hanno a che fare con gli interessi di migliaia e migliaia di cittadini. Le autostrade siciliane gestite del Cas sono ridotte da troppo tempo a groviere impercorribili, con interi cantieri che rischiano di fermarsi: la Regione non paga il Consorzio e di conseguenza quest’ultimo non può pagare le ditte, che minacciano di scioperare. Tutto questo proprio nel bel mezzo della stagione turistica, con possibili gravissime ricadute sull’immagine della Sicilia e centinaia di posti di lavoro a rischio. Se ciò non bastasse, il rimborso del pedaggio di Villafranca Tirrena è bloccato perché a quanto pare il Cas non rendiconterebbe all’Assessorato le richieste arrivate. Insomma, un vero e proprio disastro».

Così, in una nota, la deputata regionale del M5s Valentina Zafarana, che prende di mira il contrasto in corso fra l’apparato dirigenziale dell’Assessorato Infrastrutture e il Comitato Direttivo del Cas, come riportato dalla stampa: «Questioni di nomine al vertice del Cas più o meno gradite in assessorato, con l’assessore regionale Marco Falcone che ha dovuto sconfessare il proprio dirigente generale, il quale, per altri motivi, ha avviato nel frattempo il processo di decadenza dell’attuale Cda del Consorzio, con la nomina di uno o più commissari. Uno scontro a suon di carte bollate che va avanti ormai da mesi, mentre siciliani e turisti continuano a patire disagi di ogni tipo».

«Io non so quanto l’ormai prossima campagna elettorale stia avendo un peso su tutto questo, compromettendo ulteriormente una situazione già critica. Quello che so con certezza – conclude - è che la gestione delle autostrade portata avanti dal Cas e dell’Assessorato Infrastrutture si può tradurre in un’unica, definitiva, parola: fallimento».

«Siamo sereni, abbiamo adottato il documento economico secondo quelle linee legislative
seguite negli anni precedenti. E siccome la legge non è cambiata vorremmo capire perché quest'anno
non potevano varare la stessa delibera. Su Minaldi andiamo avanti, siamo pronti a sostenere la scelta anche
davanti al Tar». Ma non può bastare. La Regione, infatti, appare affetta da un disturbo bipolare: sponsor sfegatata del Cas e implacabile fustigatrice. Un'oscillazione che potrebbe essere riconducibile alle fibrillazioni della campagna elettorale. E in particolare alla resa dei conti in Forza Italia.

Sul punto si registra l'intervento dei vertici del Cas che, non entrando nel merito degli attriti che stanno interessando la burocrazia e la politica regionale, specificano: "Per quanto riguarda la ditta che lamentava inadempienze di carattere economico sono in corso i regolari pagamenti e, infatti, è stato revocato lo sciopero. Purtroppo, invece, registriamo ritardi della Regione nel trasferimento dei fondi al Consorzio, mancati pagamenti che, di certo, non dipendono dal Cas che già in passato ha fatto ricorso a ingenti anticipazioni di cassa per far fronte alle carenze di Regione e Ministero".

 

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