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Elezioni Sicilia, De Luca "Non sono il killer di Musumeci, faide nel centrodestra"

"Ho sempre detto che non sarei stato io il killer di Nello Musumeci in queste elezioni: le frange del centrodestra che hanno provato a coinvolgerci contro di lui non hanno mai ottenuto la nostra adesione. Tuttavia se il presidente uscente non viene ricandidato dalla coalizione che lo ha lanciato è evidente che non è stato all’altezza del compito e pertanto non merita la riconferma". Lo ha affermato Cateno De Luca, candidato alle regionali per Sicilia Vera. «Sarei sinceramente dispiaciuto se Musumeci venisse messo da parte dalla sua coalizione - ha sottolineato - le faide interne al centrodestra per me sono solo operazioni di potere per riconfermare le posizioni di qualcuno. Miccichè fa di tutto per restare presidente dell’Ars, Lombardo che vuol ancora gestirsi un pezzo della sanità, Cuffaro punta proteggere gli interessi del fratello Silvio dopo che è stato messo alla guida del dipartimento delle finanze. Ognuno di loro - ha osservato - ha un pezzo di questa Sicilia che deve continuare a mangiarsi. Noi non entriamo in questa mangiatoia, ecco perché ci siamo distinti dall’inizio, rimaniamo distanti e così continuiamo. Non sono giochi di cui intendo fare parte. La mia solidarietà a Musumeci se non venisse ricandidato».

«Nello Musumeci, come mi hanno detto stanotte, ha avuto la sua candidatura al Senato, ma a quanto pare rimane presidente della Regione, quindi ricatterà la sua coalizione fino all’ultimo secondo. E’ questo oggi il clima che si respira nel centrodestra» ha proseguito Cateno De Luca. Ai cronisti che gli hanno chiesto di una eventuale candidatura del magistrato Massimo Russo, già assessore alla Sanità del governo guidato da Raffaele Lombardo, De Luca ha detto: «L'ho fatto io il suo nome un mese fa, quando ho detto che per conto di Lombardo era andato a trovare Calenda per avviare una strategia. Questo è il nuovo che avanza e noi saremo felici se Russo sarà candidato. Vedremo Russo che titoli ha a candidarsi e soprattutto cosa ha rappresentato nel periodo più buio della politica in cui ci sono state connessioni tra più ambienti, con la foglia di fico di illustri magistrati come Russo e la Chinnici, assessori di Lombardo. Dopo l’azione di Russo, la sanità in Sicilia è andata sempre più allo sfascio», ha concluso.

"L'anticipo delle elezioni politiche ci ha portato a partire immediatamente con un progetto nazionale: la prossima settimana chiuderemo gli accordi con altre forze regionaliste e autonomiste collegate al progetto Sud chiama nord. I prossimi giorni chiuderemo le prime due liste, poi saranno ufficializzate tutte insieme tra l’8 e il 9 agosto". Così il candidato alle regionali Cateno De Luca, che al bar Santoro a piazza Indipendenza ha tracciato un bilancio del suo cammino tra Fiumedinisi e Palermo. "Sono oltre 250 le persone che già hanno aderito alle nostre liste, tra cui tantissimi sindaci -, prosegue l'ex sindaco di Messina, - Tuttavia nelle candidature non ci saranno nomi blasonati, ma uomini e donne in grado di rappresentare il territorio: non ci sogneremmo mai di candidare il Figuccia di turno o altri parlamentari regionali".

«Siamo in piena campagna elettorale per l’irresponsabilità di chi come la Lega ha deciso di aprire una crisi al buio, e proprio Salvini tira in ballo nuovamente l’argomento "autonomie" per recuperare qualche consenso al Nord e forse ricucire le vecchie beghe interne al suo partito. Noi siamo convinti che sia necessario ragionare su come rendere più efficienti e dinamici alcuni servizi nelle varie aree del Paese. Ma, sia chiaro, nessuna proposta può mettere in discussione l’esigenza di garantire pari livelli essenziali delle prestazioni fondamentali in ogni regione d’Italia, recuperando i divari attualmente esistenti. Non consentiremo di mettere in discussione la solidarietà nazionale, perché la nostra bussola dev'essere sempre l’unità e la coesione del Paese». Lo afferma Piero De Luca, vicepresidente del Gruppo del Partito democratico alla Camera.

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