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Messina, D’Uva: «Il partito di Conte ambiguo e irresponsabile»

Il deputato si è schierato con Di Maio

Francesco D’Uva

È stato lungimirante, fiutando in tempo l’aria che tirava. Oggi, con lo stop al terzo mandato, non sarebbe stato ricandidato con i Cinquestelle. Sulla scia della scissione il messinese Francesco D’Uva si è schierato con Luigi Di Maio.

Quali sono stati i motivi per i quali ha lasciato il M5S e quale è stato il punto di non ritorno che ha provocato la spaccatura?
La scissione dal “Partito di Conte”, perché di questo ormai si tratta, è stata una scelta doverosa alla luce dei comportamenti ambigui e irresponsabili del capo politico e dei vertiti del suo partito. Negli ultimi mesi, siamo stati messi di fronte a un bivio: scegliere se assumere posizioni politiche solo per opportunismo elettorale, oppure garantire la stabilità e la credibilità dell’Italia nell’interesse dei cittadini. Abbiamo scelto, senza esitazione alcuna, l’etica della responsabilità, agli interessi partitici abbiamo anteposto gli interessi degli italiani, agendo non per favorire la carriera politica di ciascuno di noi, ma solo e soltanto per il bene dell’Italia in un momento delicato a livello nazionale e internazionale. In questi mesi, infatti, le famiglie italiane si trovano a fronteggiare il caro energia e materie prime e fare la spesa è sempre più dispendioso e difficoltoso. Secondo i dati, il carrello della spesa delle famiglie italiane ha subito un rincaro del 9%, non succedeva dal 1984. Il Governo Draghi stava lavorando proprio per arginare questa situazione, oltre che su altre misure importanti come il salario minimo ma il Partito di Conte assieme a Salvini e alle destre ha preferito farlo cadere con ragioni pretestuose. Noi non potevamo di certo essere complici di questi giochetti elettorali.

Adesso quale sarà il suo futuro politico?
Con Luigi Di Maio e tutti i componenti di Insieme per il Futuro stiamo lavorando per presentarci alle prossime competizioni elettorali e daremo tutti i dettagli a breve. In questo percorso, vogliamo essere inclusivi, dialogando con tutti coloro che hanno sostenuto il Presidente Mario Draghi, guardando con estrema attenzione ai territori e agli amministratori locali. Per quanto riguarda me, la mia collocazione a livello politico è all’interno di una forza progressista e moderata, che intende realizzare l’agenda Draghi e fare gli interessi degli italiani. In questa direzione, non farò mancare il mio contributo.

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