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Sicilia, ultimatum M5S al Pd di Chinnici: "Accetti i 9 punti o rottura"

Caterina Chinnici, l’europarlamentare del Pd che ha vinto le primarie della coalizione progressista in Sicilia per la corsa alla presidenza della Regione, ha ricevuto un ultimatum da parte dei Cinque Stelle, che a quelle primarie avevano partecipato e oggi avvertono che potrebbero correre «da soli». «Possiamo andare avanti assieme, ma solo a patto che sui temi siciliani ci sia un impegno ferreo da parte di Caterina Chinnici e degli alleati».

E’ questo in sintesi il verdetto dell’assemblea regionale tenuta ieri dal M5S Sicilia a Palermo, che ha visto l’intervento dell’ex presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. «La coalizione col Pd? Se resterà in piedi dipende da una ferrea convergenza sui temi, sui quali non arretreremo di un centimetro - ha detto il referente siciliano del M5S Nuccio di Paola - per questo chiederemo subito un incontro urgente con Caterina Chinnici e con le altre forze della coalizione del fronte progressista, Centopassi, Art1, Sinistra italiana, Verdi e Partito socialista. Porteremo sul tavolo nove temi siciliani, come nove erano i punti sottoposti da Conte a Draghi, e se diranno no solo ad uno di questi, allora saremo pronti a rompere l’alleanza e ad andare da soli».

«Alla luce di quanto successo a Roma - ha detto Di Paola - il cammino della coalizione progressista non è scontato come quando è stato avviato e come è stato evidenziato da numerosi interventi fatti oggi in assemblea, dove si sono registrati posizioni a favore e posizioni contrarie al proseguimento del percorso delle presidenziali siciliane». «Alla Chinnici - ha aggiunto Barbara Floridia, candidata a quelle primarie - chiederemo ad esempio, li vuole o no gli inceneritori? Userà o no i fondi arrivati grazie al Conte 2 per fare le assunzioni nei centri per l’impiego? Se le risposte saranno secche e pienamente soddisfacenti, bene, altrimenti ciao».

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