Domenica 28 Aprile 2024

Polemica in Sicilia, La Vardera: "Gennuso, vicepresidente Antimafia Ars, lasci incarico"

Il vicepresidente dell’Antimafia siciliana, Riccardo Gennuso, è a giudizio per estorsione e deve fare un passo indietro. Io non entro nel merito dell’accusa a Riccardo Gennuso, perché non sarò mai giustizialista o manettaro, so che fino all’ultimo grado di giudizio è innocente. Però, non credo ci voglia tanto nel capire che in questo modo rischiamo di non essere un organo credibile a chi ci guarda da fuori». Lo afferma Ismaele La Vardera, l’altro vicepresidente dell’Antimafia all’Assemblea regionale siciliana, e deputato di Sud chiama Nord, formazione politica di Cateno De Luca. «Io non mi capacito aggiunge - del perché la maggioranza abbia permesso possa accadere una roba simile votandolo vicepresidente». In una foto si vedono i due vice con in mezzo il neo presidente Antonello Cracolici: ieri erano andati in alcuni luoghi simbolo della memoria e della lotta alla mafia, quale primo atto del loro insediamento: le lapidi in ricordo di Piersanti Mattarella e Pio La Torre e il monumento ai caduti nella lotta contro la mafia in piazza XIII Vittime. «Riccardo è figlio dell’ex deputato Pippo che non potendosi al momento candidare per una condanna in primo grado - aggiunge La Vardera - ha passato in eredità lo scettro al figlio. Le colpe dei padri non ricadano sui figli, mai. Però questo quadro avrebbe dovuto imporre al buonsenso di Riccardo, di chiarire le sue posizioni nei tribunali farsi eleggere pure capo della luna, ma evitare di diventare vicepresidente della commissione antimafia. Per questo chiedo un passo indietro, legittimo e sacrosanto».

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