
Al via all’Assemblea regionale siciliana l’esame della manovra regionale. Ad aprire la seduta, presieduta dalla vice presidente Luisa Lantieri, il presidente della commissione Bilancio, Dario Daidone, con la relazione e a seguire la discussione generale sul disegno di legge del bilancio della Regione e il bilancio interno dell’Ars. L’obiettivo è di approvare oggi i documenti contabili e passare così domani all’esame dei 127 articoli che compongono il ddl stabilità per arrivare al voto finale entro giovedì prossimo. Un percorso non privo di ostacoli a causa della pioggia di emendamenti, circa un migliaio, presentati in seconda commissione. Per il governo è presente a Sala d’Ercole l’assessore regionale all’Economia Marco Falcone.
«La voglio ringraziare per la disponibilità che ha dato all’intera commissione - ha detto il leader di Sicilia Vera, Cateno De Luca, rivolgendosi in Aula all’assessore - rispetto a una sfida che mi auguro sia soltanto la premessa di un percorso che consentirà a questa regione di battere un record che potremo sbandierare ovunque: approvare bilancio e legge di stabilità quasi nei termini di legge. Quando si è fuori dalla Sicilia non esiste maggioranza o opposizione, ma siamo tutti siciliani - ha aggiunto - e io pretendo una regione con le carte in regola». «Come Pd nutriamo forte preoccupazione perchè questa manovra è priva di strategie e idee - ha detto il capogruppo del Pd Michele Catanzaro - in questa manovra abbiamo dato il nostro contributo con diversi emendamenti a tutela delle fasce fragili, a sostegno degli enti locali e del territorio. La nostra regione è carente di infrastrutture, c'è una allarmante condizione della sanità siciliana afflitta da gravi carenze ma - ha ribadito - non c'è traccia di quelle riforme epocali di cui proprio lei assessore Falcone invocava la necessità nella precedente legislatura».
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