Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Sicilia, Schifani pronto a “licenziare” tre assessori

Trattative serrate con gli alleati di maggioranza per sciogliere i nodi politici e rilanciare l’azione della giunta siciliana

L'assessore Mimmo Turano e il presidente Renato Schifani

«Più che un rimpasto sarà un restyling. Faremo una valutazione ad ampio raggio e non avrà carattere punitivo. Non ci sarà alcuna vendetta»: Renato Schifani rompe il silenzio che si è imposto da alcuni giorni e traccia il perimetro dell’operazione che porterà ai primi cambi in giunta. Saranno almeno 3 e coinvolgeranno tutti i grandi azionisti dell’esecutivo.
Il presidente ha scelto il silenzio dopo il primo turno delle Amministrative per preparare i ballottaggi e valutare «con serenità e pacatezza» le mosse da fare «prima della pausa estiva». Dunque è prevedibile che i cambi in giunta arriveranno a luglio.
Non ne ha ancora parlato con i leader di partiti. Ma dal principale alleato ha ascoltato l’esplicita richiesta di risolvere il primo caso della legislatura: il sostegno (decisivo) che l’assessore leghista alla Formazione Mimmo Turano ha dato, attraverso i suoi uomini schierati in una lista civica, alla vittoria del centrosinistra a Trapani. «Non può restare in giunta un assessore che si è tolto la maglia del centrodestra per indossare quella del centrosinistra», ha detto a caldo il coordinatore di Fratelli d’Italia Giampiero Cannella. Una posizione ribadita ieri dal vicesindaco di Palermo, Carolina Varchi, e dal coordinatore meloniano nella Sicilia orientale Salvo Pogliese.
I bookmaker di Palazzo d’Orleans danno poche chances di permanenza in giunta a Turano. Schifani da giorni evita di commentare la strategia politica dell’assessore alla Formazione pur essendo nota la sua irritazione. Ma non si è sottratto a una valutazione tecnica sull’azione amministrativa di Turano mostrandosi preoccupato per la crisi che ha investito il mondo della Formazione: «È un settore che va riformato, non bloccato», sono state le uniche parole di Schifani. Un giudizio che però indebolisce ancora di più la posizione dell’assessore. Non a caso Schifani da giorni ha avocato a sé la vertenza-Formazione ricevendo sindacati e gestori dei corsi a Palazzo e dettando l’agenda per sbloccare stipendi e finanziamenti.

Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina

Caricamento commenti

Commenta la notizia