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Palermo, chiude il pronto soccorso dell'ospedale Cervello: Confintesa lancia allarme

Il pronto soccorso dell’ospedale  Cervello di Palermo chiuderà per ristrutturazione dell’edificio. La decisone, spiega Confintesa, è stata è presa dal management del Villa Sofia-Cervello. «Chiudere il pronto soccorso del Cervello significa rendere il pronto soccorso di Villa Sofia un vero inferno, tutto il bacino occidentale della provincia di Palermo avrebbe come primo pronto soccorso disponibile solo quello di piazza Salerno già in sofferenza oggi con il pronto soccorso Cervello in funzione», spiega Domenico Amato, Segretario Regionale Confintesa Sanità Sicilia.

«Già da tempo - aggiunge - Confintesa Sanità Sicilia aveva scritto in merito alla grave situazione dei pronto soccorso della città di Palermo e in particolar modo di quelli dell’Ospedale Cervello e di Villa Sofia, dove per un codice giallo si potevano aspettare decine di ore prima di poter essere assistiti e in condizioni igienico sanitarie alquanto dubbie oltre alla scomodità e vetusta dei locali; mentre il pronto soccorso di Villa Sofia è stato modernizzato ed adeguato a dei parametri dignitosi, quello del Cervello verteva e verte in situazioni disperate; un rifacimento ed ammodernamento dei locali è certamente auspicabile ma certamente non a questo prezzo: l’assessore alla Salute Giovanna Volo deve necessariamente prendere tempo e rinviare la decisione dopo aver ascoltato anche le parti sociali, al fine di trovare assieme un’opportuna soluzione al problema senza che però ciò ricada sul bacino di utenza dei due PS palermitani».
La Regione, intanto, prova a rassicurare medici, infermieri e cittadini. «Prenderò in esame personalmente la questione della prossima chiusura del pronto soccorso dell’ospedale Cervello e verificherò attentamente come stanno davvero le cose», ha detto il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani. «L'obiettivo prioritario - ha sottolineato - deve essere evitare che l’assenza di pianificazione e di coordinamento tra le strutture ospedaliere possa generare disservizi anche gravi per i cittadini. Tuteleremo il diritto alla salute con tutti i mezzi a nostra disposizione».

 

 

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