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"Nonna Ciccina", la cucina siciliana portata in giro per l'Italia su una motoape

Nonna Ciccina sulla motoape

Da Barcellona Pozzo di Gotto a Voghera, passando per Losanna. Tra le varie generazioni le loro vite e le loro carte d'identità si sono mescolate, ma il loro sangue rimane, come ripetono a gran voce, rigorosamente siciliano.

La famiglia Parisi, con l'attività itinerante e la singolare “apecar” arancione, non solo porta il nome di Nonna Ciccina in giro a Voghera e oltre, ma anche le prelibatezze della nostra terra.

«L' idea è nata grazie a mia nonna siciliana - ha raccontato il nipote di Ciccina, Sebastiano Parisi - perché lei faceva sempre i calzoni, anzi i pitoni, per chiamarli alla messinese, di cui andavamo ghiotti. Poi noi abbiamo arricchito il menù con altro e facciamo sia i classici arancini al ragù che quelli al pistacchio di Bronte. I clienti qui davvero impazziscono».

Una storia familiare particolare, in cui ognuno può raccontare una partenza, il valore del sacrificio e soprattutto cosa significhi portare una valigia con un mucchio di ricordi lontano dalla propria terra.

«Portiamo avanti il nome della Sicilia e nulla è lasciato al caso. Infatti, abbiamo sposato anche la causa del Birrificio Messina che abbiamo seguito passo passo e ai clienti raccontiamo questa storia particolare di riscatto che fa ben sperare».

Per saperne di più leggi la versione integrale dell’articolo su Gazzetta del Sud – edizione Messina in edicola oggi.

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