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Il Palermo fuori dalla B, Gravina: "È l'esclusione che colpisce più di tutte"

Gabriele Gravina

Un'esclusione che fa più rumore per il blasone del club e l'importanza della città che non per la sorpresa. Il Consiglio federale, facendo seguito ai pareri negativi della Covisoc, ha ufficialmente escluso il Palermo dalla Serie B. Riammesso il Venezia che aveva perso il play-out postumo con la Salernitana. E questo mentre in Sicilia il sindaco di Palermo Leoluca Orlando presentava a Palazzo delle Aquile il bando per l'individuazione della nuova società sportiva che prenderà il titolo sportivo del Palermo ripartendo dalla Serie D.

"Quella del Palermo è l'esclusione più evidente e che colpisce più di tutte", dice con rammarico il presidente federale Gabriele Gravina, al termine di un consiglio che ha visto rispettate anche le previsioni per quanto riguarda il campionato di Serie C: riammesse Virtus Vecomp, Fano e Paganese, ripescate Modena e Reggio Audace (ex Reggiana). Escluse Cerignola e Bisceglie. Per quest'ultima lo stesso Gravina parla di documenti sull'agibilità del campo arrivati con cinque giorni di ritardo, aprendo la strada a un possibile reintegro del club pugliese. Qualcosa di simile potrebbe avvenire anche in B se la Procura federale dovesse decidere di richiedere una nuova sanzione al Chievo a fronte dei sequestri avvenuti nell'ambito del caso delle plusvalenze fittizie:

"Non abbiamo ricevuto comunicazioni ma nel momento in cui dovessero pervenire alcune preclusioni adotteremo tutti i provvedimenti utili per far rispettare le regole". Il Padova già fa capolino annusando il ripescaggio, ma rispetto all'impasse degli anni scorsi per il presidente federale è comunque un evidente successo "aver definito l'organico dei campionati già oggi, 12 luglio". "Per la prima volta nella storia così anticipo - rileva - è un evidente vantaggio. Ci dà la forza di poter aspirare a un'estate abbastanza tranquilla".

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