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Il Palasport di Acireale torna al Comune, il futuro è un’incognita

Palasport di Acireale

La stagione dei concerti al palasport di Acireale a rischio? Molto probabile. Sullo sfondo una gestione il cui futuro è nebuloso e il solito immobilismo istituzionale che rischia di far saltare tutto e provocare danni economici.

Ma che il bubbone fosse lì pronto a esplodere lo si sapeva da tempo. La storia inizia 30 anni fa, quando il Comune di Acireale mette a disposizione di una società sportiva il terreno dove oggi sorge la struttura. La gestione però non è facile e quindi si cade nella curatela fallimentare, che si rivolge a promoter musicali per andare avanti. Adesso, da giovedì, il palasport torna al Comune che dovrà riassegnare lo spazio tramite un bando europeo, ma in un tempo non inferiore ai sei mesi, cosa che comporterebbe automaticamente l’addio agli show dell’autunno-inverno (tra cui Mengoni e Coez).

A lanciare l’allarme Giuseppe Rapisarda, promoter siciliano che negli anni ha organizzato al palasport Acireale i concerti più importanti. «Nessun progetto gestionale da parte del Comune di Acireale in grado di assicurare l’agibilità dell’impianto, nessuna risposta alle proposte della curatela fallimentare, nessuna visione strategica e nessun interesse a salvaguardare i contratti di utilizzo già attivi. Il momento del passaggio di consegne tra la curatela fallimentare ed il Comune di Acireale segna il periodo più difficile per il Pal’Art Hotel. Non entro nel merito della querelle Comune-IRFIS - continua Giuseppe Rapisarda - chiedo solo di conoscere le intenzioni dell’Amministrazione. Una volta che la società che gestisce l’impianto lascerà la struttura, verrà staccata l’energia elettrica, non ci sarà più un sistema di videosorveglianza, verranno estinte le polizze assicurative, il servizio di pulizia verrà disattivato e non ci sarà nessuno in grado di affrontare le emergenze quotidiane. Il Pal’Art Hotel sarà così abbandonato al suo destino».

Picchia duro l’altro manager Nuccio La Ferlita, che oltre a sottolineare la necessità di un bando evidenzia l’anomala gestione degli ultimi tempi: «In questi anni il Palasport di Acireale è stato gestito, senza alcuna assegnazione ufficiale, da un unico soggetto privato, senza possibilità di utilizzo per altri, non preservando il bene, pregiudicando la libera concorrenza e limitando l’uso ai soli concerti musicali o teatrali. Una situazione sicuramente anomala che si spera abbia davvero fine. Se ci fosse un bando pubblico per la gestione del Palasport, si dovrebbe auspicare che desse possibilità ad una gestione trasparente e moderna».

Sulla stessa lunghezza l’altro organizzatore Carmelo Costa: «In questi ultimi anni il Palasport è finito nelle mani di un imprenditore musicale che ha di fatto chiuso le porte ad ogni legittima concorrenza di mercato, senza alcuna assegnazione ufficiale, senza alcuna pubblica evidenza ma con una sorta di “occupazione”. Auspichiamo dunque che questa situazione certamente anomala abbia davvero fine, e la struttura venga affidata, tramite un appalto ad evidenza pubblica, ad una o più imprese serie».

A chiudere il cerchio l’assessore regionale Manlio Messina: «Nei prossimi giorni chiederò ad IRFIS la sua posizione ufficiale e li inviterò ad interloquire con la curatela fallimentare. IRFIS non può perdere la garanzia e deve recuperare il finanziamento concesso per realizzare la struttura ed il Comune di Acireale è terzo datore di ipoteca. Il territorio – conclude – non può perdere una risorsa così importante di ricchezza economica e di immagine».

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