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Ciclismo, in casa sui rulli e in strada: la ripartenza di Nibali verso il Giro d'Italia

Vincenzo Nibali

Allenamenti, seppur a ritmo ridotto (nella sua casa di Lugano, sugli immancabili rulli, ma anche in strada assieme all'amico Diego Ulissi), e il calore della famiglia. Questa la cura anticoronavirus che Vincenzo Nibali continua a seguire in questi giorni di incertezze sulla ripresa della stagione ciclistica, interrotta proprio dopo la Parigi-Nizza, mini corsa a tappe che lo Squalo ha concluso al quarto posto nello scorso mese di marzo.

Iniziano a circolare le prime notizie sulla ripresa, con relative date. Corse bloccate almeno fino al primo luglio, ma l'Unione Ciclistica Internazionale ha già ufficializzato il rinvio del Tour de France, che scatterà da Nizza con un ritardo di oltre due mesi il prossimo 29 agosto, per chiudersi a Parigi il 20 settembre. Confermato anche il mondiale svizzero di Martigny, con prova per i Professionisti domenica 27 settembre. In un calendario necessariamente ridotto, andranno a incastrarsi gli altri appuntamenti, a partire dal Giro d'Italia, probabilmente al via subito dopo la prova iridata, nelle settimane dal 3 al 25 ottobre. Ancora da stabilire le date della Vuelta e quelle delle Monumento (Sanremo, Fiandre, Roubaix, Liegi, Lombardia) a cui sarà data la priorità rispetto alle altre corse; campionati nazionali fissati presumibilmente la settimana dopo Ferragosto, con la prova tricolore in Veneto. Un calendario ancora fumoso, che non consente la programmazione della nuova preparazione in vista di una stagione ricca di incognite, che Nibali ha analizzato in diretta facebook con i suoi numerosi tifosi.

«In Svizzera - ha dichiarato lo Squalo - è permesso uscire con la bici, per cui oltre ai rulli alterno gli allenamenti in strada per due-tre ore, anche con la mountain bike; ma per ora mi sto allenando più che altro per mantenere la condizione, in attesa di ulteriori notizie. Dobbiamo riprogrammare la stagione con il team manager Luca Guercilena e con i miei preparatori della Trek Segafredo; avere Giro e Tour in quel momento dell'anno è molto strano, ma non possiamo fare altro che accettarlo. Bisognerà innanzitutto capire come ripartire, e come fare a mettere chilometri nelle gambe, dato che non so se sarà possibile fare dei ritiri con la squadra nei prossimi mesi». Il programma originario di Vincenzo, studiato a tavolino con coach Slongo, prevedeva come obiettivi principali Giro, Olimpiade e Mondiali, senza quindi il Tour, ma con la Vuelta come preparazione all'appuntamento iridato. Adesso è tutto da rifare, anche se Tokyo 2021 è diventato il primo obiettivo della prossima stagione. «Penso che vedremo parecchie sorprese al Tour de France, che quest'anno sarà interessante anche da questo punto di vista; dipenderà, infatti, da come reagisce il fisico dei partecipanti, magari c'è chi entra in condizione dalla terza tappa e chi magari andava piano prima cambia passo, anche se in una corsa a tappe bisogna essere più regolari possibile. Sarà una stagione più corta, ma molto concentrata, nella quale si dovranno rivalutare i programmi, ma al momento mi sembra difficile per me correre sia Tour che Giro, anche perché in mezzo ci saranno le Classiche Monumento; se ci fosse l'opportunità di una Milano-Sanremo a luglio, la farei molto volentieri. Il mio obiettivo principale è il Giro sicuramente, magari il Mondiale, anche se lì l'ultima parola spetta a Davide Cassani, mi devo meritare il posto".

L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud, edizione di Messina

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