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Rimpianti e sensi di colpa, l'Acr Messina non fa tesoro del passato

L'Acr Messina torna da Rotonda un po' come aveva fatto da Cittanova. Un punto, tanti rimpianti e la consapevolezza che ogni partita sarà dura. Ma, al contrario del match contro i calabresi, stavolta i peloritani erano passati in vantaggio, nel primo tempo, e avrebbero dovuto chiuderla, la gara, già nella prima frazione grazie a diverse azioni da rete molto pericolose non finalizzate a dovere. Poi, nella ripresa, complice probabilmente un calo fisico, che si è evidenziato in tutte e tre le partite viste sino ad oggi, il Rotonda è riuscito ad agguantare il pari dagli undici metri. Una squadra che vuole vincere il campionato queste partite le deve vincere, bisognava dare il giusto seguito al successo contro il Biancavilla per andare in testa con l'Acireale. Evidentemente l'undici di Novelli ha bisogno di un po' di rodaggio e di qualche altra settimana di lavoro in più specialmente sotto il profilo fisico. I peloritani, a Rotonda, il match point lo hanno avuto nei minuti finali con Sabatino, ma la sua conclusione si è fermata sulla traversa.

Ancora alcuni meccanismi, vanno rivisitati. Sia in avanti, dove sono troppe le palle-gol fallite, e dove sono attesi all'opera elementi del calibro di Catalano e Addessi, e sia in difesa. In mezzo al campo, domenica prossima, dovrebbe essere Domenico Aliperta, che rientra dopo i tre turni di squalifica, a prendere in mano le operazioni di gioco. Insomma, c'è da lavorare, e tanto, lo sa bene mister Novelli che lo ha ribadito anche dopo il match di due giorni fa in Basilicata.

L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud, edizione di Messina

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