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Pogliese e il Calcio Catania: media con Tacopina, esulta scatenando le polemiche, intanto...cede il “Massimino”

Il primo cittadino nel rilancio della squadra etnea ci sta mettendo la faccia, dimostrando di crederci e portando avanti idee ben precise. Al netto dell'esultanza evitabile ma autentica

Il Catania calcio è prossimo a svoltare. La scorsa settimana Joe Tacopina e Giovanni Ferraù hanno siglato il contratto preliminare per l’acquisizione del 100% delle quote azionarie del club: “Tale accordo, secondo clausola, darà luogo al conseguente closing una volta soddisfatta la condizione di intervenuta definizione dell’esposizione debitoria nei riguardi dei creditori istituzionali del club - ha spiegato con una nota la società -. Le sigle, apposte in presenza del sindaco Salvo Pogliese, certificano e coronano i meriti acquisiti dalle parti contrattuali in termini di assoluto impegno finalizzato ad approntare solide basi per lo sviluppo di progetti ambiziosi relativi al futuro del Calcio Catania. Una doverosa sottolineatura è riservata all’eccellente concorso di professionalità; in tal senso, si è rivelato semplicemente fondamentale l’apporto degli esperti legali Salvo Arena e Giuseppe Augello". Insomma, tutti uniti, nella stessa direzione. Quasi tutti.

La polemica politica non manca, qualcosa si spacca e non per il passaggio di mano societario. Ma bensì per l'esultanza dopo la gara vinta dagli etnei contro il Foggia. La nota piccata è dei consiglieri d'opposizione alla Giunta Pogliese: “In piena pandemia, mentre i cittadini responsabili rimangono a casa e i commercianti soffrono per le restrizioni, il primo cittadino cosa fa? Segue la partita del Catania, a “porte chiuse”, incurante delle misure di sicurezza che tutti - autorità comprese – dovrebbero rispettare e, come se nulla fosse, dispensa baci e abbracci”. Lo affermano i gruppi dell’opposizione al Comune di Catania su immagini sui social network in cui si vede il sindaco al “Massimino” esultare dopo la vittoria abbracciando persone accanto a lui. E accanto a lui anche il futuro proprietario della società, l'imprenditore Joe Tacopina. Tutti gli inquadrati, compreso Pogliese, indossano le mascherine protettive. "Al di là delle norme - si legge in una nota congiunta di M5s, Iv, Con Bianco per Catania, Grande Catania e Gruppo misto - il dato è chiaro: in questo momento storico il sindaco non è in grado di dare il buon esempio. Una situazione vergognosa che tutti i cittadini devono conoscere. Ricordiamo a Salvo Pogliese che non è sindaco del Calcio Catania, ma della città di Catania. E il calcio non può essere posto sopra ogni cosa, senza limiti o restrizioni, ancor di più da chi ha ruoli istituzionali. Ringraziamo il presidente e la società per il lavoro svolto - conclude la nota - amiamo anche noi la squadra della nostra città, ma tutti dobbiamo rispettare le regole".

Pogliese ha forse esagerato, ma che ha fatto di tutto per facilitare la trattativa e innegabile. E non ha solo traghettato istituzionalmente l'operazione, sempre più vicina alla conclusione. Ha pure firmato un atto che potrà avere un'importante cruciale nel futuro della club rossazzurro. Lo stadio “Angelo Massimino” di Catania, il vecchio “Cibali” non sarà più gestito direttamente dal Comune, ma sarà dato in concessione a società private, come accade per quasi tutti i grandi impianti sportivi delle maggiori città italiane. La giunta comunale presieduta da Salvo Pogliese su proposta dell’assessore allo Sport Sergio Parisi ha deliberato di voler “esternalizzare” la gestione dell’impianto attraverso una convenzione da stipulare con il concessionario che si aggiudicherà il bando, con l’obiettivo di modernizzare la conduzione del Massimino e renderlo maggiormente funzionale, ottenendo nel contempo considerevoli risparmi economici sui bilanci del Comune di Catania. “Stiamo mantenendo un impegno che era nel programma elettorale - ha detto il sindaco Salvo Pogliese - che apre una fase del tutto nuova nel rapporto gestionale tra il Comune di Catania e i fruitori del maggiore impianto sportivo cittadino, dato in concessione a terzi attraverso opportuna convenzione. Una novità molto attesa per Catania che ci allinea al resto d’Italia e in poche settimane sfocerà con l’esame definitivo del consiglio comunale di una procedura che sarà snella e che terrà conto conto dei risparmi per il Comune e della potenziale remunerazione per il concessionario privato che può garantire la necessaria gestione ottimale in termini di elasticità della gestione delle risorse, che il soggetto pubblico non può esercitare”.

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