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Il Catania torna in Serie C con sei turni d'anticipo, 11 mesi dopo l'esclusione dalla Lega Pro

Una cavalcata vincente, quella degli etnei, che sono riusciti a ricostruire una realtà distrutta, dopo il fallimento di dicembre 2021 e che si è chiusa con il 4-1 odierno contro il Canicattì

Diciannove marzo 2023: è questa la nuova data dell’orgoglio rossazzurro, il giorno che riporta la squadra del Catania tra il calcio professionistico ad undici mesi esatti dall’espulsione dalla Lega Pro. Una cavalcata vincente, quella degli etnei, che sono riusciti a ricostruire in pochi mesi una realtà distrutta, dopo il fallimento di dicembre 2021 e che si è chiusa con il 4-1 odierno contro il Canicattì. L’inizio delle tappe che hanno portato la nuova realtà calcistica di Catania nella terza serie nazionale, e quindi l’avvio del conto alla rovescia verso i professionisti, è datato fine giugno. Era il 27 giugno, infatti, quando Ross Pelligra venne presentato a Palazzo degli Elefanti come il nuovo proprietario della squadra di calcio di Catania, designato dal Comune come nuovo patron a termine della manifestazione di interesse alla quale avevano partecipato altri quattro gruppi imprenditoriali. Dopo l’asta e l’arrivo di Ross Pelligra con la sua "Pelligra Build Pty Ltd", il 13 luglio nasce il Catania SSD pronto a vivere da protagonista il campionato di serie D. In questa prima fase a fare da traghettatore tra il fallimento e la creazione della nuova società sarà Dante Scibilia, uomo di fiducia di Ross Pelligra che spiegherà come l’interesse del magnate australiano per Catania vada ben oltre la sola società sportiva.

L'entusiasmo tra i tifosi è già grandissimo. Seguiranno giorni di grande frenesia, dove la Catania sportiva diventa nei fatti un cantiere aperto, giorni nei quali Pelligra, che si è presentato alla città con un dialetto quasi comico, un mix tra italiano, siciliano ed inglese, mai privo di battute, si farà affiancare da Giovanni Caniglia e Vincenzo Grella. A breve arriveranno anche Luca Carra e Antonello Laneri. Originario di Sortino, Ross Pelligra si presenta a Catania con un progetto ampio su piano strategico ed economico che non può prescindere da una campionato vissuto da protagonisti nel girone I di serie D. Per questo, per tornare il prima possibile tra i professionisti viene scelto un allenatore, scafato, uno che di serie D e promozioni se ne intende: Giovanni Ferraro. E, portafogli alla mano, nel giro di qualche giorno, il tempo di superare tutta la lenta burocrazia italiana, viene messa su una squadra da fare invidia a molte società di Lega Pro e forse anche di Serie B, altro che quarta serie nazionale. Si riparte certamente da tanti giovani, il regolamento sugli Under in serie D parla chiaro, ma anche da tanti uomini di esperienza che a Catania hanno già fatto la storia. Per questo si è scelto di puntare su due volti amati in città: l’uno per il campo e l’altro per il fuori campo.

Parliamo di Francesco Lodi, che ha vissuto il rossazzurro in tante fasi dai grandi traguardi alle amare sofferenze e di Marco Biagianti, che ha anch’esso vissuto i fasti del Catania Calcio e ne ha anche assaporato l’amaro dolore della cancellazione. Il primo è stato scelto come uomo squadra, il regista che non solo avrebbe diretto i giovani in campo, ma che sarebbe anche stato capace di diventare la guida per i più giovani. Il secondo, invece, ne è diventato team manager, giovane dirigente capace di essere un importante supporto per tutto il gruppo. Nonostante lo scivolone in Coppa Italia contro la Sancataldese che non ha permesso agli etnei il passaggio del turno proprio ad inizio stagione (era ancora il 21 di agosto e il Catania perse 7-6 ai rigori), il campo dal canto suo ha poi detto, che questo Catania non ha mai avuto rivali in campionato e la situazione è stata chiara sin dalla prima partita disputata il 18 settembre contro il Ragusa dove gli etnei si imposero per 2-0. Il Catania doveva essere la squadra ammazza campionato e così è stato. Gli etnei ottengono vittorie su vittorie e i consensi da parte degli addetti ai lavori fioccano. L’unico momento di crisi, se così si può chiamare, è datato 18 dicembre 2022, quando gli etnei furono sconfitti in trasferta dal Santa Maria del Cilento per 2-1 e fecero registrare in quelle settimane un calo della qualità di gioco espresso fino a quel momento.

Ma quella sberla in pieno viso servì eccome agli uomini di Ferraro che da quel momento e dopo la pausa invernale, iniziarono nuovamente ad essere il tritacarne del girone I di serie D. Nel 2023 in casa il Catania ha sempre vinto facendo segnare un dieci su dieci delle gare disputate al "Massimino". Tra l’altro dopo quella sconfitta gli etnei hanno collezionato 12 successi di fila, superando il record del '94-95, con il Catania sempre in serie D, quando sulla panchina sedeva Angelo Busetta, ma d’altro canto come ha affermato lo stesso tecnico rossazzurro Giovanni Ferraro "i record esistono per essere battuti". Con la vittoria per 4-1 contro il Canicattì allo stadio "Pian del Lago" di Caltanissetta, la promozione per Lodi e compagni è arrivata con 6 turni di anticipo, con un più 22 sulla seconda, il Locri: il Catania ha vinto il campionato con un mese e mezzo d’anticipo. Oggi ancora una volta il campo ha parlato chiaramente, a Caltanissetta, dove si è registrato un vero e proprio esodo dei tifosi rossazzurri, contro il Canicattì non c'è stata storia.

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