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L’attore palermitano Giovanni Carta protagonista della serie Netflix “Barbari”

Dopo Gaetano Aronica un altro talento siciliano nel cast di “Barbari”, acclamata serie tedesca Netflix che narra l’occupazione della Germania da parte dell’Impero Romano e la conseguente ribellione delle tribù indigene, guidate da Arminio (Laurence Rupp). Nella seconda stagione, in streaming sulla celebre piattaforma, l’attore palermitano Giovanni Carta – già volto di Carlo Ponti nella miniserie “La mia casa è piena di specchi” di Vittorio Sindoni - interpreta Tiberius, penultimo regnante dell’Impero, che nei sei episodi viene ritratto nel ruolo di supremo comandante delle legioni, braccio destro di Augusto, inviato in missione col nipote Germanicus (Alessandro Fella) per trovare un accordo con i re barbari.

Scelto dalla produzione dopo tre provini da remoto, in piena pandemia, Carta descrive un personaggio storico dalle tante sfaccettature: «Tiberius non era solo l’imperatore cinico e spietato ritratto dagli storici, ma anche un uomo di cultura e soprattutto un grande uomo di Stato e diplomatico. Il suo talento di stratega emerge nella serie, mostrandone la capacità di sapere affrontare psicologicamente le popolazioni barbariche, formate da tanti re che non trovavano mai un accordo sulle questioni importanti, e quindi sfruttare la divisione fra i piccoli villaggi della Germania che per scendere in campo dovevano unirsi. Ha usato questo suo talento per contribuire a far grande l’Impero Romano, con astuzia e determinazione.

Altro elemento interessante del personaggio è il fortissimo contrasto con Germanicus: tanto Tiberius è stratega, capace di tessere giochi politici molto raffinati e astuti, quanto Germanicus guerrigliero, sanguinario e vendicativo. Queste due personalità, pur legate da uno scopo comune, si scontrano durante la serie, cercando di farsi le scarpe a vicenda». Ma la vera sfida sul set a Cracovia è stata recitare in latino. «Con i registi Lennart Ruff e Stefan Ruzowitzky (vincitore dell’Oscar 2008 per “Il falsario – Operazione Bernhard“) si è fatto un lavoro specifico sulle sceneggiature, perché gli attori italiani che interpretano ruoli romani recitano in un latino arcaico, diverso da quello studiato a scuola. Con il coach Alessandro Balistrieri, che ha tradotto le battute dall’inglese, abbiamo lavorato su quello che è stato l’aspetto più complesso ma anche entusiasmante di questa esperienza: rendere viva una lingua morta. Essere riusciti a far diventare questi personaggi credibilissimi in una lingua di cui non abbiamo più alcun suono a cui riferirci è stata un’immensa soddisfazione».

Prodotta da Netflix con la francese Gaumont, “Barbari” vede nel cast anche Jeanne Goursaud, David Schütter, Bernhard Schütz e Nicki von Tempelhoff.

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