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Agguato in viale Regina Margherita: un ferito

Fotogallery di A. Villari

Ancora spari, ancora sangue. Stavolta in pieno centro, in un’orario di punta e nel più classico dei luoghi pubblici, un bar dove intorno alle 19.30 di ieri la paura è piombata sotto forma di colpi di arma da fuoco. Proprio come avvenuto la sera prima a San Filippo superiore, i colpi sono partiti da un fucile caricato a pallini, anche se non c’è alcun collegamento con l’episodio di lunedì sera.

Bocche cucite, cucitissime, invece, su quanto avvenuto ieri al ritrovo Cafè sur la ville, all’angolo tra viale Regina Margherita e vicolo dei Lagustri, una stradina privata a servizio di un condominio. Ai tavolini piazzati fuori dal bar erano seduti alcuni avventori: due al tavolino più “esterno”, uno seduto nei pressi dell’ingresso, intento a chiacchierare con uno dei titolari del bar, in piedi sull’uscio del locale. A spezzare la normalità di una serata come tante l’arrivo di una moto a bordo della quale pare fossero in due. Uno dei due uomini ha iniziato a sparare verso il tavolino più esterno, quello al quale due clienti erano seduti a fumare Marlboro Touch rosse. Nessuno dei due, che sembra si siano subito alzati per fuggire, è stato ferito, mentre la “scheggia” di un colpo ha preso di striscio il terzo cliente, un giovane, quello più vicino all’ingresso.

Centrato in pieno e mandato in frantumi, invece, il vetro del finestrino sinistro di una delle auto parcheggiate in vicolo dei Lagustri, una Mini Minor dell’Austin “d’epoca”. Molti i segni lasciati dalla raffica di pallini partita dal fucile con cui hanno sparato i due a bordo della moto, ovviamente dileguatisi nel nulla. Oltre ai colpi sulla carrozzeria della Mini Minor, altri segni sono stati rilevati per terra, su una Toyota Yaris grigia anch’essa parcheggiata in vicolo dei Lagustri e sulla Vespa bianca del titolare del bar, visibilmente scosso per quanto appena accaduto.

Il cliente rimasto accidentalmente ferito di striscio è stato portato al Papardo con un’ambulanza ma sul braccio avrebbe riportato nulla più che qualche graffio. Su tutto il resto, dalla dinamica all’identità dei possibili e presunti “obiettivi” dell’attentato, vige il più stretto riserbo degli inquirenti. Sul posto sono intervenuti gli uomini delle Volanti e la squadra Mobile, con la funzionaria Rosaria Di Blasi a coordinare l’attività.

Pochissime le indicazioni utili, anche perché l’unica illuminazione, sul luogo della sparatoria, giunge proprio dal bar: per il resto, buio totale, perché tra le fronde degli alberi di viale Regina Margherita i lampioni della pubblica illuminazione sono tutti non funzionanti. Le indagini sono serratissime su un nuovo e inquietante fatto di sangue, il secondo consecutivo in città

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