La finalissima era in programma il 14 febbraio, ma l'emergenza Covid l'ha rinviata a data da destinarsi. Bisognerà quindi aspettare per conoscere il nome della donna più bella dell'Universo. Ma una cosa la sappiamo già: alla finalissima parteciperà la bellissima siciliana Viviana Vizzini, in rappresentanza dell'Italia. E' lei, originaria di Caltanissetta, la vincitrice lo scorso 21 dicembre della 69° edizione del concorso di bellezza internazionale più noto: Miss Universe Italy. Viviana ha 27 anni, è nata in Sicilia anche se a 18 anni si è trasferita a Londra, mentre adesso vive a Milano. Capelli castani, occhi azzurri, alta un metro e 73, 177 mila follower su Instagram, è social influencer e sogna di diventare una social media manager.
«Sono una grande sognatrice, ho tanti sogni e lavoro sodo per realizzarli. Sogno di essere una donna felice, realizzata e di successo» confida. Ha intrapreso il mondo della moda all’età di 16 anni e ad oggi ha sfilato per diversi brand ed è designer di abbigliamento. "Mi sento ancora con il fiato sospeso! - aveva commentato il giorno dopo il trionfo italiano - E' stato un giorno che non dimenticherò mai. La mia faccia incredula, il mio cuore che batteva troppo veloce per capire cosa stava succedendo, urlano il mio nome. Vado al centro e sono la donna più felice del mondo.
Grazie a "missuniverseitaly" per avermi scelto come rappresentante della mia bellissima Nazione, in vista dei mondiali di maggio che si terranno a Las Vegas. Ringrazio tutte le persone che hanno creduto in me e mi hanno sostenuto con messaggi, chiamate e parole dolcissime. Raggiungere un traguardo non è la fine ma un punto di partenza ... siamo solo all'inizio.
P.s. cosa ho imparato? NON SMETTERE MAI DI SOGNARE E NON MOLLARE MAI .. anche quando tutto sembra andare storto, credi in quello che fai e portalo avanti sempre e comunque".
Una battuta anche sulla sua Sicilia, che in giunta regionale non ha neanche una donna: "In Italia c'è maggiore considerazione e ci sono maggiori diritti. In Sicilia non è ancora così e solo l’idea di dare potere politico alle donne resta un tabù. E' una questione di mentalità, nessuna riforma può cambiare le cose».
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