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Blitz contro il clan dei 'Tuppi' nel Catanese, coinvolto anche un carabiniere: nomi e foto degli arrestati

C'è anche un carabiniere, Gianfranco Carpino, tra gli arrestati dell’operazione "Gisella" della Dda di Catania.

Dalle prime ore del mattino, circa 200 carabinieri hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari di Catania, nei confronti di 26 persone, affiliate al sodalizio criminale denominato dei Tuppi, operante nel territorio dei Comuni di Misterbianco e Motta Sant’Anastasia, ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, omicidio, estorsione in concorso, furto, ricettazione e riciclaggio in concorso, detenzione e porto illegale di arma clandestina, trasferimento fraudolento di valori e corruzione, con l’aggravante del metodo mafioso.

Secondo l’accusa, Carpino, in servizio nella stazione dei carabinieri di Motta Sant'Anastasia, dal gennaio all’aprile del 2017, in cambio di soldi avrebbe riferito a due affiliati al clan informazioni riservate, ovvero rivelato l’identità di confidenti e spiegato le modalità per sottrarsi alle attività di controllo.

L'intero provvedimento trae origine dalle dichiarazioni del collaboratore Luciano Cavallaro, esponente storico del gruppo mafioso dei ‘Tuppi’, in contrapposizione con il gruppo del ‘Malpassotu’, costituente la locale articolazione della famiglia Santapaola, facente capo a Pulvirenti Giuseppe.

Da tale contrapposizione sul finire degli anni Ottanta scaturì un conflitto, finalizzato al controllo del territorio, che vide soccombere il gruppo facente capo a Mario Nicotra, ucciso il 16 maggio 1989, motivo per il quale gli esponenti dei Tuppi furono costretti ad emigrare in Toscana.

La cruenta guerra tra i due gruppi ed i numerosi omicidi che ne scaturirono sono documentati dalle dichiarazioni di numerosi collaboratori provenienti dal clan del ‘Malpassotu’ e dalle conseguenti sentenze già emesse nei confronti della citata famiglia mafiosa avversaria.

Le indagini hanno consentito di ricostruire l’attuale organigramma del sodalizio criminale dei Tuppi e hanno consentito di contestare, per la prima volta, al gruppo dei Nicotra, i reati di associazione mafiosa ed altri reati, tra i quali l’omicidio di Paolo Arena.

Gli arrestati sono: Domenico Agosta, Emanuele Agosta, Giuseppe Avellino, Filippo Buzza, Rosario Salvatore Cantali, Gianfranco Carpino, Luca Destro, Vincenzo Di Pasquale, Daniele Distefano, Filippo Distefano, Carmelo Guglielmino, Gaetano Indelicato, Alfio La Spina, Carlo Marchese, Saverio Monteleone, Daniele Musarra Amato, Antonino Navarria, Antonio Nicotra, Gaetano Nicotra (classe 1979), Gaetano Nicotra (classe 1951), Lucia Palmeri, Emanuele Parisi, Antonino Rivilli, Giovanni Sapuppo, Francesco Spampinato e Giuseppe Piro (già detenuto).

 

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