Il Gup del tribunale di Palermo Filippo Lo Presti ha condannato a oltre un secolo e mezzo di carcere 25 dei 37 imputati del processo Talea, contro un gruppo di mafiosi appartenenti ai clan di Resuttana, San Lorenzo, Tommaso Natale e degli altri quartieri occidentali del capoluogo siciliano. Dodici gli assolti ma molte delle pene richieste dai pubblici ministeri Annamaria Picozzi e Amelia Luise sono state fortemente ridimensionate dal giudice, che ha inflitto la pena più alta - 14 anni - a Pietro Salsiera e ha condannato a 10 anni il pentito Sergio Macaluso, che con le sue dichiarazioni ha consentito di aggravare le posizioni degli altri coimputati. Soltanto 4 mesi in continuazione con le precedenti condanne a Mariangela Di Trapani, moglie del superkiller Salvino Madonia, accusato fra l’altro di avere ucciso l’imprenditore Libero Grassi. La donna è considerata un boss, ma il Gup ha ritenuto che non ci fossero molti elementi di novità rispetto alle precedenti sentenze che la riguardavano.