Venerdì 03 Maggio 2024

Mafia, blitz nell'Agrigentino: 7 fermi tra cui un consigliere comunale - Nomi e foto

Angelo Occhipinti
Angelo Graci
Giuseppe Salvatore Spiteri
Giuseppe Puleri
Vincenzo Bellavia
Raimondo Semprevivo
Giuseppe Scozzari
Un fermo immagine tratto da un video dei carabinieri mostra un momento dell’operazione che ha permesso di eseguire sette fermi di indiziato di delitto emessi nei confronti di vertici ed affiliati delle famiglie mafiose di Cosa Nostra di Licata (Ag) e Campobello di Licata (Ag), 19 giugno 2019.ANSA/ UFFICIO STAMPA ++HO - NO SALES EDTORIAL USE ONLY++
Un fermo immagine tratto da un video dei carabinieri mostra un momento dell’operazione che ha permesso di eseguire sette fermi di indiziato di delitto emessi nei confronti di vertici ed affiliati delle famiglie mafiose di Cosa Nostra di Licata (Ag) e Campobello di Licata (Ag), 19 giugno 2019.ANSA/ UFFICIO STAMPA ++HO - NO SALES EDTORIAL USE ONLY++
 
Un fermo immagine tratto da un video dei carabinieri mostra un momento dell’operazione che ha permesso di eseguire sette fermi di indiziato di delitto emessi nei confronti di vertici ed affiliati delle famiglie mafiose di Cosa Nostra di Licata (Ag) e Campobello di Licata (Ag), 19 giugno 2019.ANSA/ UFFICIO STAMPA ++HO - NO SALES EDTORIAL USE ONLY++
Un fermo immagine tratto da un video dei carabinieri mostra un momento dell’operazione che ha permesso di eseguire sette fermi di indiziato di delitto emessi nei confronti di vertici ed affiliati delle famiglie mafiose di Cosa Nostra di Licata (Ag) e Campobello di Licata (Ag), 19 giugno 2019.ANSA/ UFFICIO STAMPA ++HO - NO SALES EDTORIAL USE ONLY++
Un fermo immagine tratto da un video dei carabinieri mostra un momento dell’operazione che ha permesso di eseguire sette fermi di indiziato di delitto emessi nei confronti di vertici ed affiliati delle famiglie mafiose di Cosa Nostra di Licata (Ag) e Campobello di Licata (Ag), 19 giugno 2019.ANSA/ UFFICIO STAMPA ++HO - NO SALES EDTORIAL USE ONLY++
Un fermo immagine tratto da un video dei carabinieri mostra un momento dell’operazione che ha permesso di eseguire sette fermi di indiziato di delitto emessi nei confronti di vertici ed affiliati delle famiglie mafiose di Cosa Nostra di Licata (Ag) e Campobello di Licata (Ag), 19 giugno 2019.ANSA/ UFFICIO STAMPA ++HO - NO SALES EDTORIAL USE ONLY++
Un fermo immagine tratto da un video dei carabinieri mostra un momento dell’operazione che ha permesso di eseguire sette fermi di indiziato di delitto emessi nei confronti di vertici ed affiliati delle famiglie mafiose di Cosa Nostra di Licata (Ag) e Campobello di Licata (Ag), 19 giugno 2019.ANSA/ UFFICIO STAMPA ++HO - NO SALES EDTORIAL USE ONLY++

I carabinieri di Agrigento hanno fermato sette persone accusate di associazione mafiosa. In carcere sono finiti boss e gregari delle 'famiglie' di Licata e Campobello di Licata. Tra i fermati, con l'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa, c'è anche un consigliere comunale di Licata. L'inchiesta è coordinata dalla Dda di Palermo. Tra i fermati dai carabinieri di Agrigento, nell'operazione che ha disarticolato le "famiglie" mafiose di Licata e Campobello di Licata, c'è il boss Angelo Occhipinti, 64 anni. Sarebbe il "reggente" della cosca di Licata. Occhipinti in passato è stato condannato per estorsioni aggravate dal metodo mafioso. Fermati anche il consigliere comunale di Licata Giuseppe Scozzari, eletto a giugno del 2018, e un ex consigliere comunale che, secondo le indagini, si sarebbe, come anche altri politici, rivolto al capomafia per avere favori. L'inchiesta è coordinata dal procuratore Francesco Lo Voi, dall'aggiunto Paolo Guido e dai pm Claudio Camilleri e Gery Ferrara. I fermati dai carabinieri della compagnia di Licata e da quelli del comando provinciale di Agrigento nell'ambito del blitz della dda contro i clan di Licata e Campobello sono: Raimondo Semprevivo, Vincenzo Bellavia, Angelo Graci, Angelo Occhipinti, Giuseppe Puleri, Giuseppe Scozzari, Giuseppe Salvatore Spiteri. Nell'inchiesta risultano indagati, ma non è stato eseguito alcun provvedimento di fermo perché sono già in carcere, anche Vincenzo e Gabriele Spiteri.

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