Domenica 05 Maggio 2024

Mafia a Palermo, le pene definitive del processo "Apocalisse": nomi e foto dei condannati

Angelo Gallina
Antonino Ciaramitaro
Antonino Siragusa
Antonino Tarallo
Calogero Ventimiglia
Camillo Graziano
Davide Contino
Domenico Baglione
Domenico Palazzotto
Emilio Pizzurro
Epifanio Aiello
Filippo Matassa
Francesco Caporrimo
Francesco D’Alessandro
Francesco Graziano
Francesco Militano
Gaetano Ciaramitaro
Gioacchino Favaloro
Gioacchino Intravaia
Giovanni Beone
Giovanni Cacciatore
Giovanni Vitale
Girolamo Biondino
Giuseppe Battaglia
Giuseppe Bonura
Giuseppe Fricano
Gregorio Palazzotto
Guido D’Angelo
Ignazio Romano
Lorenzo Flauto
Luigi Siragusa
Marcello Puccio
Marco Carollo
Michele Pillitteri
Nicolò Di Maio
Onofrio Terracchio
Paolo Lo Iacono
Pietro Magrì
Roberto Graziano
Salvatore D’Alessandro
Sandro Diele
Serafino Maranzano
Silvio Guerrera
Tommaso Contino
Vincenzo Luca
Vito Galatolo

Regge in Cassazione, con qualche annullamento per la rideterminazione della pena, il processo "Apocalisse", l’atto di accusa ai clan palermitani che ha decapitato le cosche di Palermo. La Suprema Corte ha sostanzialmente confermato le condanne a circa 4 secoli di carcere inflitte in appello. Cinquantotto i condannati tra boss, estortori e gregari mafiosi. In appello erano stati 63 e 27 gli assolti. Alla sbarra nomi di spicco delle cosche come il boss dell’Acquasanta Vito Galatolo, che ha avuto 15 anni e 6 mesi e il fratello dell’autista di Totò Riina, Girolamo Biondino, condannato a 13 anni e 8 mesi. Il processo nasce da due blitz della dda di Palermo del 2014 e del 2015 che ricostruirono la mappa dei clan e i vertici dei mandamenti di Tommaso Natale e San Lorenzo e della cosca dell’Acquasanta. Le pene definitive: Epifano Aiello (8 anni e 8 mesi), Domenico Baglione (9 anni e 4 mesi), Giuseppe Battaglia (8 anni), Giovanni Beone (11 anni, 6 mesi e 10 giorni), Girolamo Biondino (13 anni e 8 mesi), Giuseppe Bonura (8 anni e 8 mesi), Giovanni Cacciatore (8 anni e 8 mesi), Francesco Caporrimo (8 anni), Marco Carollo (4 anni e 8 mesi), Antonino Ciaramitaro (6 anni), Gaetano Ciaramitaro (9 anni e 4 mesi), Davide Contino (un anno e 6 mesi), Tommaso Contino (16 anni, 10 mesi e 20 giorni), Francesco D'Alessandro (10 anni e 20 giorni), Salvatore D'Alessandro (8 anni e 10 mesi), Guido D'Angelo (9 anni e 10 mesi), Giuseppe Fabio Davì (8 anni e 4 mesi), Antonio Di Maggio (10 anni e 6 mesi), Nicolò Di Maio (14 anni e 2 mesi), Sandro Diele (14 anni e 8 mesi), Erasmo Enea (8 anni), Gioacchino Favaloro (10 anni e 4 mesi), Lorenzo Flauto (11 anni, 6 mesi e 20 giorni), Giuseppe Fricano (13 anni e 2 mesi), Vito Galatolo (15 anni e 6 mesi), Angelo Gallina (8 anni e otto mesi), Melchiorre Gennaro (1 anno e 4 mesi), Tommaso Bartolo Genovese (8 anni), Francesco Graziano (un anno), Roberto Graziano (9 anni e 4 mesi), Camillo Graziano (9 anni e 4 mesi), Vincenzo Graziano (annullata con rinvio la condanna a 10 anni), Silvio Guerrera (aveva avuto 6 anni e 6 mesi, ma per lui ci sarà un nuovo processo), Gioacchino Intravaia (8 anni), Paolo Lo Iacono (11 anni, 6 mesi e 20 giorni), Giuseppe Lombardo (1 anno e 8 mesi), Vincenzo Lucà (8 anni), Pietro Magrì (8 anni), Serafino Maranzano (2 anni e 4 mesi), Filippo Matassa (10 anni), Salvatore Mendola (8 anni e 8 mesi), Francesco Militano (8 anni e 8 mesi), Domenico Palazzotto (16 anni e 10 mesi), Gregorio Palazzotto (20 anni), Michele Pillitteri (9 anni e 8 mesi), Emilio Pizzurro (11 anni), Marcello Puccio (10 anni), Ignazio Romano (10 anni), Roberto Sardisco (9 anni e 10 mesi), Antonino Siragusa (8 anni e 8 mesi), Luigi Siragusa (10 anni e 4 mesi), Antonino Tarallo (9 anni e 4 mesi), Onofrio Terracchio (15 anni e 10 mesi), Aurelio Valguarnera (1 anni e 4 mesi), Calogero Ventimiglia (12 anni e 10 mesi), Giovanni Vitale (confermati i 4 anni e 10 mesi, ma sarà rivalutata l'entità della libertà vigilata).

leggi l'articolo completo