Cittadini, rappresentanti di associazioni, forze dell'ordine, istituzioni, ma soprattutto oltre 200 studenti provenienti da scuole ed istituti italiani ed europei, indossando la maglietta #iosonopescatore hanno dato vita ad un corteo che da piazza Castello è giunto alla Porta d'Europa a Lampedusa, in ricordo le vittime del naufragio del 3 ottobre 2013.
Le magliette (ne sono state distribuite 2 mila realizzate grazie al progetto "Snapshots from the Borders", del quale il Comune di Lampedusa e Linosa è capofila) vogliono ricordare che "la legge del mare" è l'unica legge alla quale bisogna far riferimento quando c'è una vita in mare da salvare.
"Oggi l'Italia commemora la Giornata nazionale della Memoria e dell'Accoglienza, istituita per legge nel 2016 per onorare i 368 rifugiati e migranti che sono morti nel tragico naufragio al largo di Lampedusa il 3 ottobre 2013, e tutti coloro che hanno perso la vita nel tentativo disperato di trovare sicurezza e protezione in Europa".
Lo ricorda l'Unhcr, l'Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati, che è presente a Lampedusa insieme a organizzazioni della società civile, rappresentanti delle istituzioni governative locali e nazionali, sopravvissuti e parenti delle vittime del naufragio del 3 ottobre e oltre 200 studenti da circa 20 Paesi europei per mostrare solidarietà con i rifugiati e ribadire con forza l'imperativo umanitario di salvare le vite in mare.
"Il numero di arrivi via mare in Europa è sceso drasticamente negli ultimi anni, soprattutto lungo la rotta del Mediterraneo centrale. Eppure il numero di persone che muoiono durante la traversata in proporzione agli arrivi continua a salire. Oltre mille persone hanno perso la vita o risultano disperse nel Mediterraneo dall'inizio del 2019. Questa situazione è inaccettabile e non deve continuare. Occorre ripristinare una piena capacità di ricerca e soccorso nel Mediterraneo e stabilire un meccanismo per permettere lo sbarco immediato delle persone soccorse in mare e la redistribuzione dei richiedenti asilo negli Stati membri della Ue", spiega una nota.
L'Unhcr accoglie con "favore gli sforzi recenti per trovare un accordo per un tale sistema, e spera che la prossima riunione del Consiglio dei ministri di Giustizia e Affari interni in programma l'8 ottobre porterà ad ulteriori progressi, in una dimostrazione necessaria di solidarietà europea".
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