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Rifiuti seppelliti nel torrente Mili a Messina, area e mezzi sequestrati

Intensa attività di investigazione e di repressione dell’inquinamento ambientale svolta questa mattina dalla Sezione Polizia Specialistica della Polizia Municipale in località Torrente Mili a Messina.

Da diverso tempo la sezione di Polizia Specialistica della Polizia Municipale, diretta dal Comandante Vicario, commissario Giardina, su specifico impulso dell’assessore Musolino e con il costante coordinamento del sindaco, ha svolto un’attività investigativa e di controllo del torrente Mili, dove erano stati denunciati diversi abbandoni di rifiuti provenienti da lavori di demolizione edile.

Nella prima mattina di oggi, l’attività ha finalmente dato i frutti sperati poiché è stata rinvenuta sui luoghi la traccia di un ultimo abbandono di rifiuti con modifica dell’alveo del torrente che è stato spianato per seppellire quanto era stato abbandonato, che ha consentito di risalire al punto in cui i mezzi utilizzati per l’abbandono dei rifiuti e per lo scavo del torrente erano stati posteggiati, occultati in vista di un prossimo utilizzo.

Le tracce materiali rinvenute sui luoghi dell’abbandono hanno consentito di identificare in modo incontrovertibile che i mezzi rinvenuti erano stati utilizzati per l’inquinamento ambientale. Si è pertanto proceduto alla identificazione del proprietario dei mezzi ed al sequestro degli stessi.

Di seguito l’attività investigativa ha riguardato l’accertamento di un’area adibita a deposito di rifiuti e inerti classificato R13, sito in prossimità dell’alveo del torrente Mili, posizionato tra il Villaggio di Mili San Marco e quello di Mili San Pietro, che risultava autorizzato solo in parte per l’attività di deposito dei rifiuti, e anche per la parte di deposito autorizzata veniva accertata la totale inosservanza delle prescrizioni dettate dalla relativa autorizzazione ambientale.

All’esito dell’attività sono stati pertanto sottoposti a sequestro l’alveo del torrente Mili per una superficie corrispondente a 20 metri cubi, i mezzi utilizzati per lo sversamento dei rifiuti una pala meccanica ed un camion da cantiere, l’area deposito R13 con i rifiuti ivi abbandonati per circa 100 metri cubi e numerosi veicoli abbandonati all’interno dell’area. Inoltre verranno deferiti all’Autorità Giudiziaria due persone, ritenute responsabili dell’inquinamento ambientale e dell’abusiva attività di deposito e trattamento dei rifiuti.

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