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Messina, ecco il parco urbano sulla collina di Tremonti

Il Parco urbano è quasi pronto, tra uno o due mesi sarà completato. Lì dove sorgevano le palazzine pericolanti del Consorzio La Casa Nostra ora c’è uno spazio di aggregazione che può diventare punto di riferimento per il quartiere ma anche per l’intera città. La collina di Tremonti non è più solo il teatro del famigerato intervento edilizio realizzato negli anni Ottanta con i soldi di Cosa Nostra, può diventare un simbolo di rinascita. Certo, i tempi sono sempre più lunghi delle attese della comunità e il Comitato “Salviamo Casa Nostra”, a distanza di sei anni dall’avvio dei lavori di riqualificazione, chiede ancora risposte sui soldi che mancano per le strade di accesso al Parco (che i componenti del Comitato vorrebbero fosse denominato “La Fenice” come emblema di rinascita) che rischia, altrimenti, di essere una bella incompiuta.

Proprio oggi, alle 16, si terrà un confronto tra il Comitato e il vicesindaco Salvatore Mondello.

Si domina la città e lo Stretto da quassù. Qui dove si sono intrecciate le più oscure vicende nella storia dell’edilizia messinese, dove si è perpetrato un vero e proprio saccheggio del territorio, dove sono venuti alla luce gli interessi e gli appetiti della mafia palermitana fin dall’avvio delle opere, realizzate da una delle imprese direttamente riconducibili a Cosa Nostra, la Sicis di Bagheria. Ma questa è storia.

Ora, dopo i due massicci interventi di demolizione (agli inizi del Novanta e poi nel 2013) che hanno raso al suolo decine di palazzine considerate a rischio, si guarda al futuro. E il futuro è questo Parco urbano progetto dagli ingegneri Puglisi e Majolino, la cui costruzione, purtroppo, è stata tormentata, come avviene in quasi tutte le opere pubbliche a Messina e in Sicilia.

Ricordiamo che nel 2015, alla presenza dell’allora sindaco Accorinti, degli assessori Ialacqua e Pino e del titolare dell’impresa appaltatrice, la “Gap-Grandi attività progettuali”, venne firmato il contratto d’appalto relativo alle opere di urbanizzazione primaria volte alla sistemazione della collina di Tremonti per un importo di 1 milione 488 mila 329 euro.

In quell’occasione, vennero demoliti sette edifici, si diede il via alla realizzazione del nuovo impianto d’illuminazione, alla sostituzione di brevi tratti di fognatura e ai lavori del Parco urbano. Lavori che avrebbero dovuto essere completati entro 600 giorni, cioè in meno di due anni. Ma sono insorti problemi e contenziosi che hanno rallentato le procedure. Ora il Parco chiede solo di essere completato e reso fruibile al più presto.

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