Martedì 07 Maggio 2024

Coronavirus, in Sicilia aumenta la paura: meno viaggi e più acquisti di disinfettanti

 
 
 
 
 

Sta crescendo tra i siciliani la preoccupazione per la diffusione del Coronavirus. L’80% manifesta timori per la salute, propria o dei familiari; una percentuale inferiore, il 53% appare preoccupato anche per le conseguenze economiche, a partire dai prevedibili effetti sul turismo. I dati emergono dal sondaggio condotto nell’Isola dall’Istituto Demopolis, diretto da Pietro Vento, che ha analizzato il modo in cui il Coronavirus sta cambiando la quotidianità delle famiglie. “Il Coronavirus – spiega il direttore di Demopolis Pietro Vento – ha intanto monopolizzato le conversazioni dei siciliani negli ultimi 10 giorni: il 95% ne ha parlato quotidianamente con colleghi, amici, familiari; appena un terzo si è soffermato su altri temi, dalla politica al calcio all’attualità”. La gestione dell’emergenza da parte delle strutture sanitarie nella nostra Regione è promossa, apprezzata dai due terzi dei cittadini intervistati nell’Isola. Ma le preoccupazioni restano: i siciliani sembrano condividere l’appello del Presidente della Regione Musumeci, vorrebbero però che fossero resi più capillari ed efficaci i controlli negli aeroporti su chi arriva in Sicilia dalle regioni interessate dall’emergenza Coronavirus. Lo chiede il 75% dei cittadini residenti nell’Isola. “Le immagini di quanto accade nel Nord del Paese, il racconto dei media e dei social, ma anche i primi casi scoperti nella nostra regione – aggiunge il direttore dell’Istituto Demopolis Pietro Vento – stanno già incidendo sulla vita e sulla quotidianità dei siciliani”. Il 63% afferma di lavarsi le mani più frequentemente, il 56% tende a limitare viaggi e spostamenti non necessari. Più di 1 su 2 ha acquistato prodotti disinfettanti o mascherine protettive, il 40% ha ridotto la frequentazione di locali pubblici. Soltanto un quarto dei siciliani intervistati da Demopolis non ha modificato la propria quotidianità.

leggi l'articolo completo