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Notte di tensione a Messina, porto di Tremestieri paralizzato dai tir: poi la trattativa

È rientrata in nottata, dopo tre ore di blocco, la protesta degli autotrasportatori al porto di Tremestieri, a Messina. Il blocco è stato rimosso poco dopo la mezzanotte e i tir si sono imbarcati sulle navi da e per la Calabria. Alla base del malcontento, l’assenza di tutele a una categoria duramente provata dall’emergenza Covid.

In mattinata si era svolto un vertice a Palazzo del Governo, convocato dal prefetto Maria Carmela Librizzi, alla presenza di tutti gli enti, le istituzioni, i rappresentanti delle compagnie di navigazione e l’Amministrazione comunale, proprio per discutere delle questioni legate all’attraversamento dello Stretto.

In serata l’eclatante, e inattesa, protesta degli autotrasportatori che hanno bloccato l’accesso al porto di Tremestieri, provocando la paralisi totale della “chiocciola” e interminabili file di Tir lungo l’autostrada Messina-Catania.

Un blocco, durato fino alle 23,40, ancor più incomprensibile se si pensa che il numero di corse delle navi dirette in Calabria è al massimo consentito (due ormeggiate e quattro in attesa nella serata di ieri) e che i tempi non sono diventati improvvisamente superiori a quelli registrati nel recente passato.

Momenti di tensione crescente, dunque, con l’intervento delle forze dell’ordine e della polizia municipale. Gli autotrasportatori, in realtà, denunciano i disagi vissuti dalla categoria in questi mesi di emergenza e la vicenda dell’attraversamento dello Stretto è come fosse la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso stracolmo. A Tremestieri c’era anche il presidente dell’Aia Giuseppe Richichi: «È una protesta che nasce dall’esasperazione, qui c’è gente che guida per nove ore di fila e non può permettersi di aspettare tempi biblici prima di imbarcarsi».

Ma un gesto così clamoroso, che ha avuto pesantissime ripercussioni sul traffico in città e in autostrada, appare francamente ingiustificabile. Nessun comunicato ufficiale, nessuna presa di posizione da parte delle associazioni di categoria, nessun annuncio di stato di agitazione, niente di tutto questo era avvenuto nelle ore precedenti.

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