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Caserme verdi in Sicilia: basi militari di nuova generazione

Si è tenuto oggi a Palazzo dei Normanni, sede del Comando Militare dell’Esercito in Sicilia, il convegno “Caserme Verdi – per un Esercito all’avanguardia in un Paese moderno”. L’importante appuntamento, organizzato nel pieno rispetto delle limitazioni per il contenimento della diffusione del Covid-19, condotto in video - collegamento tra Palermo, Roma e Messina.

Il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Salvatore Farina, massima autorità militare presente e promotore dell’iniziativa a livello nazionale, ha partecipato in collegamento da Roma nella sede di Palazzo Esercito. Da Palermo, ospiti del Comandante Militare dell’Esercito in Sicilia, Generale di Divisione Maurizio Angelo Scardino, oltre ai conferenzieri, hanno assistito in presenza il vice Presidente della Regione Siciliana On. Gaetano Armao, il Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana Gianfranco Miccichè, il Sindaco Leoluca Orlando, il Prefetto Giuseppe Forlani e l’Arcivescovo Corrado Lorefice. Il Comandante della Brigata “Aosta”, Generale di Brigata Bruno Pisciotta, si è unito alla videoconferenza da Messina, così come il Prefetto Carmela Librizzi, il vice Sindaco ing. Salvatore Mondello, l’Arcivescovo Giovanni Accolla, il magnifico Rettore ed il Soprintendente ai Beni Culturali della città dello stretto. Per il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, ha partecipato da Roma anche l’Ingegner Carolina Botti, che ha seguito i progetti di restauro recentemente promossi dall’Esercito in Sicilia attraverso lo strumento dell’Art Bonus.

L’intervento del Generale Farina, in apertura, ha ripercorso le fasi iniziali della nascita del progetto “Caserme Verdi”, ispirato dalla necessità di ammodernare senza alcun indugio, le infrastrutture della Forza Armata oramai in gran parte vetuste, riconvertendole ai moderni standard abitativi per garantire il maggiore sicurezza e benessere al personale dell’Esercito e alle rispettive famiglie, sottolineando -“alti standard qualitativi per il personale, bassi costi d’esercizio, ottimizzazione delle aree funzionali con relative economie finanziarie per l’addestramento delle unità, minimo impatto ambientale e strutture comuni aperte alla popolazione residente, saranno queste le caserme del futuro per l’Esercito. Non si tratta solo di un’idea, è già realtà la prima caserma verde, operativa presso il comprensorio MOVM “Vitali” – Camp Darby a Marina di Pisa, attuale sede del Comando Forze speciali dell’Esercito, così come è già attivo presso la caserma “Crisafulli-Zuccarello” un’asilo aperto ai cittadini di Messina.

Il convegno è proseguito con gli interventi del Generale di Divisione Vasco Angelotti, Capo Dipartimento Infrastrutture dello Stato Maggiore Esercito, che ha illustrato i lineamenti progettuali dello “Studio Grandi Infrastrutture – Caserme Verdi”. Successivamente l’Architetto Lina Bellanca, Soprintendente per i beni culturali e ambientali di Palermo, ha illustrato il contributo dell’Ente alla valorizzazione delle infrastrutture dell’Esercito in città mentre Professor Pietro Paolo Corso della locale Università degli Studi, ha evidenziato le collaborazioni in atto e future con l’Esercito in Sicilia. L’iniziativa è stata moderata da Elvira Terranova, Capo Servizio cronista di ADNKRONOS in Sicilia.

Durante la presentazione, si è discusso dell’importanza dell’ammodernamento del parco infrastrutturale della Forza Armata attraverso la realizzazione di basi militari di nuova generazione, che risultino efficienti, funzionali, ispirate a criteri costruttivi innovativi con basso impatto ambientale e ridotti costi di manutenzione, necessari sia per la sicurezza e il benessere dei soldati sia per aumentare l’integrazione sociale attraverso l’apertura di strutture ricreative anche alla popolazione civile residente nelle zone limitrofe.

In Sicilia, il progetto coinvolgerà le caserme “Ciro Scianna” di Palermo, sede dei Reggimenti Genio e Logistico della Brigata “Aosta” e del Reparto di Supporto Generale del CME Sicilia, e “Crisafulli Zuccarello” di Messina, sede del 5° Reggimento fanteria e di altri elementi organizzativi della Brigata “Aosta”. In entrambe le sedi, nei prossimi anni, si procederà alla razionalizzazione delle infrastrutture secondo uno sviluppo per aree funzionali, con l’individuazione degli edifici da conservare e di quelli da demolire e ricostruire. Quale parte integrante del più ampio progetto, presso la caserma di Messina è già in funzione un asilo aperto ai bambini dei militari e dei civili residenti.

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